Accelerazione sulla stazione MedioEtruria al tavolo ministeriale, dopo i ripetuti rinvii: ieri Rfi ha puntato decisamente su Creti eliminando ogni opzione alternativa. Ha scelto, cioè, la soluzione geograficamente intermedia prediletta dall’Umbria e da Siena intesa come capoluogo, apertamente avversata da Arezzo (che puntava solo su Rigutino) e che lascia l’amaro in bocca anche ai sindaci della Valdichiana che preferivano Montallese-Tre Berte. Ma nell’elenco dei delusi va inserita anche la Regione Toscana: "Era previsto che emergessero tre soluzioni – dice l’assessore alle Infrastrutture e mobilità Stefano Baccelli – e poi la decisione sarebbe dovuta toccare alla politica, questo metodo di arrivare con una sola opzione ci lascia decisamente insoddisfatti. Ora valuteremo il documento completo, ma è chiaro che non si possono fare valutazioni sul nostro territorio se la Toscana non è d’accordo".
Nei ragionamenti di Siena città c’è che un collegamento su gomma a Creti - il più rapido - più il Frecciarossa potrebbe consentire di arrivare a Roma in un paio d’ore. Ma la base di partenza per l’operazione è la valutazione del bacino di utenza: senza Umbria non si fa niente, in sintesi. Ora bisognerà capire se la Toscana alla fine sosterrà comunque l’operazione. "Oltre al metodo – spiega Baccelli – avevamo chiesto altre risposte che non sono arrivate. Ci sembrava ovvio valutare i caselli autostradali esistenti, l’integrazione con la linea ferroviaria, i collegamenti con la rete stradale in essere, mentre a Creti oltre al collegamento ex novo con la provinciale servirebbe un adeguamento di quest’ultima da 50 milioni di euro. E ancora, avevamo chiesto nuovi studi idrogeologici su un terreno di bonifica come Creti e perché hanno utilizzato dati Istat vecchi di dodici anni".
Tutti rilievi che, a detta dell’assessore Baccelli, non sarebbero stati adeguatamente approfonditi, mentre dall’Umbria l’omologo Enrico Melasecche è soddisfatto per la soluzione considerata migliore per gran parte dell’Umbria, perché raggiungibile con mezz’ora di auto dal capoluogo. Ora bisognerà capire cosa succederà nelle prossime settimane, se cioè la Toscana proverà a riaprire la partita dopo il ricevimento del dossier di Rfi (soluzione che appare non facilmente percorribile) oppure se l’operazione MedioEtruria andrà avanti come è stata disegnata ieri al tavolo ministeriale, cioè con l’unica opzione Creti.
Orlando Pacchiani