PINO DI BLASIO
Cronaca

Sugli esodi primo confronto Mps-sindacati

L’ad Lovaglio ha incontrato i coordinamenti del gruppo in viale Mazzini. "La Banca ha confermato l’utilizzo del Fondo di solidarietà"

di Pino Di Blasio

Aveva annunciato che avrebbe aperto un tavolo con i sindacati sul dossier degli esodi e la partita del personale. L’ad di Banca Mps, Luigi Lovaglio, non ha perso tempo: ieri mattina alle 10,30 ha convocato un incontro nell’auditorium della Banca in viale Mazzini, per presentare prima alle delegazioni sindacali del gruppo Mps, poi in una call conference a tutti i dipendenti del gruppo interessati, le linee salienti del piano industriale 2022-2026. Un confronto durato un paio d’ore con i coordinatori sindacali, una prosecuzione delle reazioni istantanee delle varie sigle alle linee del piano. Lovaglio continua la sua fase di ’luna di miele’ con la banca e la città, resa ancora più dolce dal claim che ha scandito le stategie industriali, una banca commerciale semplice e chiara. E anche l’incorporazione di tre pezzi di Mps (Capital Services, Leasing & factoring, Consorzio operativo), che in altri tempi avrebbe sicuramente agitato qualcuno per la perdita di poltrone, è stata accolta dai sindacati come un passo avanti. "Non c’è stata nessuna cessione, né tagli di posti di lavoro. Solo consigli d’amministrazione cancellati" ha chiosato un sindacalista, concludendo che non c’era nulla da obiettare.

Al termine del confronto di ieri, ovviamente non risolutivo, i coordinamento sindacali del gruppo Mps hanno diffuso una nota congiunta: "L’Ad Lovaglio ha illustrato le linee guida ed il percorso di interlocuzione con le Autorità Europee, peraltro non ancora concluso, che ha portato alla definizione del nuovo progetto strategico di Gruppo. I sindacati hanno fin da subito rivendicato un ruolo attivo nel coinvolgimento e nella negoziazione dei diversi progetti che compongono il Piano, al fine di affrontare le possibili problematiche in ottica di condivisione, ad integrale tutela delle condizioni di lavoro di tutti i Dipendenti. Senza entrare nel dettaglio dei contenuti del Piano – che formerà oggetto di apposita trattativa a partire dalle prossime settimane – per quanto concerne la gestione degli esuberi dichiarati, l’Azienda ha confermato la determinazione di utilizzare gli ammortizzatori sociali di settore su base volontaria (Fondo di Solidarietà), come unico strumento per la gestione delle uscite del Personale. E’ stato inoltre evidenziato alla controparte che, per i sindacati risulterà imprescindibile proseguire un percorso di disamina ed approfondimento di tutti gli aspetti, organizzativi e contrattuali , che stanno alla base dei programmi di ristrutturazione e delle progettualità strategiche oggetto di prossime specifiche procedure negoziali".

I 3500 esodi entro fine novembre sono l’epilogo della nota. "Il numero imponente di esuberi richiederà importanti modifiche della struttura organizzativa della banca in quanto le uscite incideranno non solo per quantità ma anche per esperienze e professionalità consolidate. È quindi necessaria la valorizzazione delle professionalità delle lavoratrici e dei lavoratori del Gruppo e il riconoscimento del grande spirito di appartenenza e dedizione da sempre dimostrati, per supportare l’annunciata riorganizzazione e affinché il nuovo Piano possa preludere a una visione di prospettiva tale da garantire la “continuità aziendale”, il definitivo risanamento e il rilancio sui territori del Monte dei Paschi".