
Titti (nella foto in alto) guarda le corse. nel greppo davanti alla partenza, più defilato A sinistra Scompiglio
Capitano Claudio Pagliantini dell’Istrice, com’è stato finora l’approccio con il Palio alla guida dello staff?
"Una ripartenza da un Palio abbastanza complicato per la nostra Contrada. L’esito è stato negativo, non tanto nella preparazione quanto nel risultato. Abbiamo ripreso a lavorare seguendo le impronte di chi mi ha preceduto e cercando, al contempo, di aprire nuovi scenari. L’Istrice in questo momento ha bisogno di fare risultato. Anche perché gli ultimi Palii, dove siamo stati favoriti o presunti tali, non è andata come sperato per cui ci sarebbe la voglia di fare una Carriera da protagonisti".
Ripartenza, dunque, dai punti fermi come Tittia e Brigante. Ma Scompiglio dice che l’Istrice è una strada aperta. Vero?
"Jonatan si è tenuta aperta l’Istrice, da quello che ci ha detto. Mi è sembrato finora una persona corretta, poi ci conosciamo dal 2017. Effettivamente quest’anno l’abbiamo visto cambiato dal punto di vista dei rapporti e noi abbiamo affrontato con lui il discorso. Vediamo se ci saranno gli incastri ma non è che ha detto vengo nell’Istrice o monto per forza nella Lupa".
Ha molte opportunità, in effetti. Ma la dichiarazione c’è stata.
"Il rapporto è andato avanti. Tutto può succedere nel Palio. Non lo escludo ma resto con i piedi per terra, credo che l’incastro sarà abbastanza difficile anche per una serie di Contrade che sono uscite a sorte da cui probabilmente partirà Jonatan".
Bellocchio ha detto che il legame con Camollia è rifiorito.
"Si è riaccesa la fiammella. Enrico è un fantino che sto osservando, insieme ad altri giovani. Vediamo se ci saranno a luglio le condizioni per affidargli il giubbetto. Bisognerà capire anche come vanno i cavalli. Ci sono 4 avversarie in Piazza, va capito se le scelte dei fantini saranno anche influenzate da questo fattore".
Il legame con Tittia?
"Un amore di lunga data. Il rapporto è sempre andato bene e prosegue. Capisco che in questo Palio sia un po’ più difficile la monta di Giovanni ma per come sono andati gli incastri. Però rimaniamo sempre con un riferimento, una persona che ci è costantemente stata vicino".
L’estrazione della Lupa?
"Non un fulmine a ciel sereno, la statistica parla chiaro, c’era il 50% delle possibilità che uscisse. Consapevoli di questo abbiamo affrontato anche l’inverno con una certa direzione e attenzione anche a tale eventualità".
Istrice, Palio all’attacco sembra di capire.
"Ad ora ti dico così. Speriamo che anche il vento dell’assegnazione sia cambiato rispetto al passato".
Anda e Bola e Benitos un pochino sopra gli altri?
"Effettivamente hanno una marcia in più che, anche per un gioco di Palio, potrebbe dare fastidio a qualcuno. Siamo pronti a prendere il cavallo che ci assegneranno provando a fare il massimo".
A Bircolotti il capitano della Chiocciola chiederebbe di dare buona la prima mossa, anche se magari i cavalli sono da poco tempo fra i canapi.
"Sono d’accordo anche se, è chiaro, che quella buona è la mossa che dà chi è sul verrocchio. L’Istrice sarebbe partita meglio e forse sarebbe cambiato il Palio. Alla fine, anche se è ’giovane’ ed è buona, perché non darla?"
Laura Valdesi