LAURA VALDESI
Cronaca

Studentessa ’alfiere del lavoro’. Lucrezia premiata da Mattarella

Diciannove anni, senese, studia ingegneria biomedica. Risultati scolastici eccellenti. Il 18 la cerimonia

Lucrezia Valgimigli ha sempre ottenuto a scuola il massimo dei voti

Siena, 1 ottobre 2023 - "Il telefono ha iniziato a squillare. Ero a lezione all’Università. Il prefisso di Roma, numero sconosciuto. Saranno le solite chiamate dei call center, ho pensato. Ma quando sono uscita dall’aula il cellulare ha ripreso a suonare e ho risposto. Comunicavano che ero diventata ’Alfiere del lavoro’ e che mi avrebbe consegnato la medaglia il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Mai fatto domanda, né predisposto un curriculum. Poi l’arcano è stato svelato: la segnalazione era stata fatta dal preside della mia scuola, il Sacro Cuore, Giovanni Redditi". Brilla di felicità Lucrezia Valgimigli, 19 anni, di Siena. L’altra faccia dei giovani, quella di ragazzi che studiano, vogliono crescere e fare qualcosa per la comunità. Che credono nelle potenzialità delle nuove generazioni per cambiare il mondo. "Attualmente frequento il primo anno di Ingegneria biomedica a Firenze, mi piace tantissimo", svela la studentessa, figlia dell’avvocato Lucia Secchi Tarugi e del medico legale Mario Valgimigli.

Il riconoscimento di grande prestigio va a chi ha conseguito la maturità con il massimo dei voti vantando però anche un curriculum di studi precedente particolarmente brillante.

"Ho sempre avuto il massimo dei voti. Mi piace studiare. Poi oggettivamente quando si capisce quale è lo schema da seguire per ottenere risultati importanti è difficile non rimanere a livelli alti. Certo serve impegno, dedizione. Non nego che alcune giornate avrei voluto mollare. Ma la passione ha sempre prevalso".

L’ufficialità nero su bianco è arrivata qualche giorno fa dalla Federazione nazionale dei cavalie ri del lavoro. Saranno 25 gli studenti eccellenti insigniti in tutta Italia.

"Orgogliosa e felice, molto emozionata. Il 16 dovrò andare a Roma perché ci sono diverse manifestazioni collegate alla consegna della medaglia da parte del presidente Mattarella che avverrà il 18 ottobre al Quirinale. Alla cerimonia potrà assistere solo un familiare, verrà mamma".

Genitori entusiasti di avere in casa un ’alfiere del lavoro’.

"Contentissimi, increduli direi. Emozionati. Il fan principale è mio fratello, siamo legatissimi. Lui sta facendo giurisprudenza".

Avere due genitori come i tuoi ha agevolato il percorso rispetto a ragazzi che vivono in famiglie turbolente.

"Certo. Sono stati per me un modello da seguire per quanto riguarda la dedizione al lavoro. Quando lo trovi in famiglia è più facile partire e ’volare’".

Ingegneria biomedica: cosa vorrebbe scoprire Lucrezia?

"Non ho ancora un’idea precisa ma intendo puntare sulla ricerca".

La sensazione è quella di una figlia perfetta: proprio così?

"Dico la verità, non ce la facevo a presentarmi non preparata ad un compito. Magari, però, è capitato che chiacchierassi un po’ troppo con la compagna. Dopo alcuni richiami la mia amica l’ho frequentata di più fuori, parlando meno a scuola!"

Passioni oltre allo studio?

"Tanti sport, a livello amatoriale. Il pattinaggio artistico in campo regionale. Ho partecipato di recente ad un’accademia di canto, adoro scrivere. E poi sempre da piccola gli scacchi, ho fatto l’hostess ad un convegno di medicina, anche a Milano. Ero al seggio per le ultime elezioni comunali come scrutatrice e comparsa nella serie televisiva de ’I Medici".

Una fucina di idee. Cosa chiederebbe un futuro alfiere del lavoro agli amministratori locali?

"La prima, direi a livello nazionale, è che bisogna premiare il merito. E riuscire a prendere per mano i giovani, interessandoli. Sono certa che se hanno fiducia in loro verranno ripagati".