Stranieri chiusa per fine Ramadan. Montanari: "Segnale di condivisione. Solidarietà per il massacro di Gaza"

Il rettore annuncia la sospensione dell’attività didattica per la festa musulmana il 10 aprile. Analoga iniziativa l’11 ottobre, per il Kippur, a un anno dalla strage in Israele. Il centrodestra contesta la scelta.

Stranieri chiusa per fine Ramadan. Montanari: "Segnale di condivisione. Solidarietà per il massacro di Gaza"

Stranieri chiusa per fine Ramadan. Montanari: "Segnale di condivisione. Solidarietà per il massacro di Gaza"

Mentre infuria il dibattito sulla scelta del Senato accademico della Normale di Pisa, che ha chiesto di sospendere l’accordo di collaborazione scientifica con Israele, anche l’Università per Stranieri di Siena finisce al centro dell’attenzione, sul fronte dei rapporti con l’Islam e per quanto attiene la valutazione di quanto sta accadendo in Medio Oriente. Ieri mattina è stato reso noto, tramite l’agenzia Ansa, quanto comunicato dal rettore Tomaso Montanari alla comunità accademica e cioè la sospensione dell’attività didattica mercoledì 10 aprile, giorno della festa per la conclusione del Ramadan, "in segno di condivisione" e per dare un "visibile segno di solidarietà con la popolazione palestinese di Gaza, in grandissima parte musulmana, sottoposta a un incessante, inaudito, massacro". La decisione, aggiunge Montanari, si accompagna all’"intenzione di sospendere" la didattica anche "venerdì 11 ottobre, Kippur, a un anno dalla strage del 7 ottobre. La nostra missione statutaria è costruire il multiculturalismo, e contribuire alla pacifica convivenza tra i popoli".

Una "follia" per Maurizio Gasparri, capogruppo al Senato di Forza Italia: "Nelle università italiane dilaga un vero e proprio antisemitismo. Le decisioni con cui si invitano a sospendere accordi di collaborazione con Israele sono, appunto, intrise da una scelta chiaramente antisemita che non può più essere accettata e sopportata in silenzio. Il caos poi si aggrava quando vediamo alcuni rettori che sospendono le lezioni in occasione del Ramadan", afferma riferendosi anche al caso di Pisa.

E ancora, sul caso senese: "C‘è un concordato tra lo Stato italiano e l‘Islam? Siamo certi che l‘applicazione della sharia, praticata da troppi islamici, garantisca i diritti delle donne e dei bambini? Chiudere scuole e università per il Ramadan è una scelta errata".

Concetti ripresi anche da Alfredo Antoniozzi, vicecapogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera: "Montanari è uno dei personaggi in cerca d’autore. Chiude l’Università per Stranieri di Siena non per il Ramadan, né per Gaza ma perché si parli di lui, lo si critichi, lo si faccia diventare un personaggio. È gente che pur di cavalcare la tigre farebbe di tutto e che va solo ignorata".

Polemiche non nuove da parte di esponenti del centrodestra verso Montanari (si ricordano come esempi la questione foibe o il lutto nazionale per Berlusconi), che motiva così la scelta con il fatto che l’Università promuove e favorisce "i processi di incontro, dialogo, mediazione fra persone con lingue e culture diverse, nell’intento di favorire la civile e pacifica convivenza che nasce dal reciproco riconoscimento e dal vicendevole rispetto".

Da qui l’impegno per "il plurilinguismo e il multiculturalismo in sintonia con le linee dettate dalle Istituzioni europee e dall’Onu". Si spiega poi che "uno degli obiettivi del mandato rettorale è la costruzione di relazioni e rapporti oltre i canali diplomatici, oltre le logiche di appartenenza e oltre le strategie colonialistiche o promozionali per costruire una cittadinanza mondiale, praticando un multiculturalismo in cui l’identità non è chiusura, ma incontro" e si parla della "necessità di dare un visibile segno di solidarietà con la popolazione palestinese di Gaza".

O.P.