
Nonostante il passaggio semaforico e la nuova strada per aggirare la frana le problematiche persistono e i cittadini spingono per soluzioni rapide
Proteste che partono da Colle ed arrivano a Cecina passando da Volterra. La tematica è sempre la medesima: la 68. Nonostante il passaggio semaforico e la nuova strada per aggirare la frana le problematiche persistono, essendo presente un ulteriore restringimento della carreggiata poco più avanti (direzione Volterra). La polemica non è dettata solo dell’aumento dei tempi di percorrenza, ma in particolar modo la questione che riguarda la sicurezza degli automobilisti. I traffici sono già aumentati da settimane e non tendono certo a diminuire.
Era stato annunciato che per il Bypass di Mazzolla i lavori dovrebbero essere in partenza entro la fine dell’estate. Il progetto per il nuovo bypass sulla statale 68, pensato per aggirare definitivamente la frana di Mazzolla, è quasi completo e sembrerebbe che i lavori potrebbero partire già alla fine della prossima estate, segnando una svolta attesa da molto per la viabilità tra Colle e Volterra, compromessa da tempo dalle limitazioni imposte per motivi di sicurezza. Su questo punto l’ingegner Liani ha assicurato che la progettazione esecutiva per il nuovo bypass definitivo a breve sarà completata, con la speranza di fare partire il cantiere già a fine estate.
Inoltre, c’è anche la conferma che dal Ministero delle infrastrutture arriveranno nuovi fondi per il dissesto idrogeologico: si tratta di circa 10 milioni di euro, che saranno utilizzati sia per l’intervento sulla frana di Mazzolla, che sul tratto di strada in località San Francesco. I tempi, però, rimangono strettamente legati all’ultimazione della progettazione e alle successive procedure di gara. Poca è, comunque, la fiducia tra coloro che utilizzano spesso la strada.