
di Paolo Bartalini
"C’è una vecchia epigrafe, concisa e solenne, che dice: ‘Chi vive nel ricordo non muore mai’. Così, il 28 febbraio di ogni anno, il nostro pensiero è rivolto al caro Stefano". Uliano Vettori dedica una riflessione al suo allievo, scomparso 33 anni or sono. Domani, domenica, la ricorrenza, ma in seguito ai provvedimenti della zona rossa la società di viale Marconi ha deciso di anticipare il Memorial. Ieri al Giardino di Stefano, di fianco al bar dello stadio, sono intervenuti il presidente Giuseppe Vellini, il dg Giacomo Guidi, il vice sindaco e assessore allo sport del Comune, Nicola Berti, insieme con Vettori, con alcuni sostenitori del Leone e una rappresentanza della squadra attuale con il dirigente Mario Cappelli e con mister Calderini.
"E’ bello vedere quei ragazzini che, entrando nel ‘vecchio Tondo’ – aggiunge Vettori – chiedono ai loro nonni o genitori: ‘Perché questo stadio è intitolato a Stefano Lotti?’. La risposta non sarà immediata, seguirà una piccola pausa emotiva e una schiarita di voce: ‘Era un ragazzo poco più grande di voi, l’alfiere di una squadra quasi invincibile che, con quel modo generoso, leale, mai domo, interpretava lo spirito della squadra e della città di cui difendeva i colori’. Nel giorno del Memorial – prosegue Vettori – non possiamo non rivolgere un caro pensiero a Paolo Nicolai e Moreno Pellegrini, giallorossi per sempre. Quest’anno è doveroso ricordare il primo, storico ds Sergio Gilardetti, che in più epoche ha svolto mansioni direttive con acume e passione dietro la scrivania della società. Ci ha lasciato da pochi giorni anche Santi Anselmi, prezioso team manager di una squadra che visse un periodo esaltante. Un saluto di commiato anche a due ragazzi del dopoguerra: Olinto Antichi e Franco Lotti, amici fraterni di una gioventù indimenticabile, trascorsa al Tondo in mille allenamenti. Ecco perché nel giorno del Memorial non si può e non si deve dimenticare. Chi vive nel ricordo, non muore mai! Un affettuoso abbraccio, Uliano Vettori".