Stazione MedioEtruria a Roma prima riunione del tavolo tecnico

Per ora si tratta di un primo passaggio tecnico ma è qui che si deciderà buona parte del futuro della stazione MedioEtruria: ieri si è riunito a Roma per la prima volta il tavolo tecnico che dovrà porre le basi per la scelta della stazione dell’alta velocità. Anzi, dovrà prima di tutto mettere in fila numeri, bacini di utenza, costi per decidere ’se’ fare quell’opera. Nei giorni scorsi, a Siena per un’iniziativa elettorale, l’assessore regionale alle infrastrutture Stefano Baccelli aveva ribadito il concetto: "Dobbiamo andare al tavolo con un atteggiamento laico e senza scelte preconfezionate. Il passaggio decisivo è far assumere a ministero e Rfi la decisione di fare l’opera, solo dopo arriverà la questione della localizzazione".

In ballo ci sono tre ipotesi. Arezzo spinge forte per Rigutino, l’Umbria e parte di Siena considera Creti-Farneta la soluzione migliore perché più baricentrica, i Comuni della Valdichiana senese hanno inserito nel piano strutturale condiviso la previsione della stazione a Montallese-Tre Berte, tra Montepulciano e Chiusi. In parallelo, per complicare ancora di più il quadro senese, a Chiusi è nato un comitato per difendere la locale stazione, chiedendone il miglioramento e contestualmente bocciando quella nuova. Tutto questo mentre al momento non è prevista la riattivazione delle fermate dell’alta velocità a Chiusi.

Situazione delicata che passa ora dalle scelte ai tavoli romani. A quello tecnico la Toscana è rappresentata dal direttore del dipartimento mobilità Enrico Becattini, a quello politico dove è presente anche il ministro Matteo Salvini, per la Regione sono presenti il presidente Eugenio Giani e l’assessore Stefano Baccelli. Tavolo convocato per il 7 luglio, quando potrebbero esserci già elementi consistenti forniti dai tecnici, per iniziare a indirizzare la discussione verso uno sbocco concreto.

O.P.