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Stazione Alta Velocità. MedioEtruria, tre sedi rimangono sul tavolo. Nuova riunione il 16

L’incontro di ieri con i tecnici di Rfi e gli assessori Baccelli e Melasecche si è chiuso con la richiesta di ’tagliare’ due ipotesi e di valutare i dati. L’Umbria è convinta che la stazione si farà, la Toscana resta divisa. .

Stazione Alta Velocità. MedioEtruria, tre sedi rimangono sul tavolo. Nuova riunione il 16

Stazione dell’alta velocità: nuova riunione ieri a Roma del tavolo tecnico, istituito al ministero dei Trasporti, chiamato entro la fine dell’anno a produrre un documento che la politica dovrà poi tradurre in un piano operativo. Al confronto erano presenti gli assessori regionali Stefano Baccelli (Toscana) ed Enrico Melasecche (Umbria), i gestori Trenitalia e Italo, società dell’Alta velocità, che hanno presentato le stime tecniche e l’impatto che una nuova stazione, tra Firenze e Roma, avrebbe su Frecciarossa e Italo.

"Al tavolo abbiamo anticipato un po’ di osservazioni che poi faremo formalmente – ha detto l’assessore regionale alle Infrastrutture e ai trasporti, Stefano Baccelli – e che crediamo possano essere utili per analizzare le varie ipotesi. Per esempio, abbiamo chiesto che siano ben verificate le infrastrutture esistenti in ciascun luogo, con i collegamenti ferro-ferro, le strade e il trasporto pubblico su gomma. Abbiamo anche domandato un’analisi specifica della situazione idraulica e fatto proposte integrative e migliorative. Infine, abbiamo proposto alla commissione tecnica di fornire, al termine delle valutazioni, una rosa di tre ipotesi, ciascuna con pro e contro".

Il prossimo incontro sarà il 16 novembre e per l’occasione dunque la commissione potrebbe già suggerire le due opzioni da scartare fra le cinque sul tavolo: Chiusi (stazione esistente), Arezzo (esistente), Chiusi sud, Rigutino (Arezzo Sud) e Creti (Cortona). "Credo che in questo momento i rappresentanti territoriali debbano astenersi da indicare preferenze – ha detto il presidente della Regione, Eugenio Giani rispondendo alle domande dei giornalisti sulla futura stazione Medioetruria dell’Alta Velocità –. Vorrei che prima la commissione tecnica istituita dal ministero potesse darci una sua versione, in modo che la politica poi possa esprimersi alla luce di questi dati. Non serve alimentare una corsa per campanili".

"La stazione Medioetruria resta un punto fermo dell’Alta velocità ferroviaria e siamo convinti nel ribadire, noi come la Toscana, che questa operazione dovrà andare in porto". L’assessore regionale umbro ai Trasporti, Enrico Melasecche, non dice una parola di più sull’incontro di ieri: gli interlocutori si sono impegnati al silenzio assoluto. La fase è molto delicata e anche una sola parola fuori posto, rischierebbe di alimentare tensioni che in questo momento tutti vogliono evitare. Gli ingegneri di Rfi, infatti, ora si metteranno al tavolo per gli ulteriori e definitivi approfondimenti sugli algoritmi dei diversi parametri in considerazione. E proprio in base alla ponderazione di questi ultimi, la decisione penderà da una parte piuttosto che dall’altra. L’ultima parola spetta comunque al ministero delle Infrastrutture e quindi il parere di Matteo Salvini peserà non poco. Come finirà? Lo sapremo il 16 novembre, data del prossimo appuntamento nel quale Rfi dirà dove è più opportuno e conveniente realizzare la Medioetruria. Sempre che si faccia.