
Dopo la mancata iscrizione, da parte dell’Acr Siena, del cronoprogramma redatto e sottopostole dal Comune per i lavori di adeguamento sismico dello stadio Artemio Franchi, l’amministrazione ha inviato una lettera al club bianconero per una verifica in contraddittorio, in programma martedì, con l’obiettivo di stabilire se ci siano state gravi inadempienze da parte della Robur. "Si tratta del primo passo formale verso la revoca della concessione dello stadio – ha affermato l’assessore allo Sport e all’Edilizia sportiva Paolo Benini –. Venerdì, in Comune, si è tenuto un incontro tecnico: dal nostro punto di vista ci sono state delle carenze e vogliamo verificare se è così con lo stesso club. Se ne avremo la conferma ci riapproprieremo dello stadio".
Il mirino dell’assessore è puntato anche sul settore femminile della Robur, con il Siena e il Gs San Miniato che stanno ‘lottando’ nelle aule del tribunale a suon di reclami (mercoledì scorso la società di Emiliano Montanari ha presentato ricorso al Collegio di Garanzia dello Sport). "Stiamo parlando di due argomenti, lo stadio e il femminile, che riguardano la comunità – ha spiegato Benini –: sia chiaro, la mia non è una ripicca personale nei confronti dell’ingegnere Emiliano Montanari, ma una presa di posizione a tutela di due realtà sportive del territorio".
"Se, riguardo il Franchi, è necessario agire celermente perché agosto è vicino – ha aggiunto l’assessore –, per il femminile non è giusto mortificare un movimento, peraltro in crescita, che vede giocare a pallone, tra passione e sacrifici, tante ragazze. Non è giusto che debbano vivere nella frustrazione. Quando qualcuno si è assunto degli obblighi contrattuali, deve rispettarli". Intanto SienaSostenibile lancia un allarme ambientale sempre sul fronte stadio pubblicando sul proprio profilo Facebook uno scatto che mostra i seggiolini verdi rimossi dal Franchi abbandonati nel verde in via Bixio, vicino all’area verde di viale Mazzini.
"Mentre alcuni candidati – scrivono – scoprono solo oggi (casualmente in campagna elettorale) che la città (e non solo) è piena di sacchetti della nettezza urbana abbandonati, ci preoccupa il silenzio sulla vicenda che alcuni giorni fa abbiamo segnalato come Siena Sostenibile relativamente all’abbandono degli ex seggiolini rimossi dallo stadio (oramai molto tempo fa): le foto parlano più di ogni ulteriore considerazione e la nostra domanda è molto semplice: perché tali rifiuti speciali non sono stati smaltiti secondo le normative vigenti e si è preferito abbandonarli?"