
Il sindaco Fabio interviene dopo la riunione di maggioranza "Riflessione necessaria su meccanismi di gestione e servizi erogati".
Il Comune di Siena alla fine non lascerà la Società della salute, come era prevedibile, ma porrà questione rilevanti sul proprio ruolo all’interno dell’ente che proprio oggi avrà una riunione sul tema fondamentale delle quote capitarie che spettano a ciascun Comune. La riunione di maggioranza che si è tenuta ieri sera, introdotta dalla relazione dell’assessore Giuseppe Giordano, ha sostanzialmente sgombrato dal tavolo la questione rimbalzata negli ultimi giorni e fino a ieri mai smentita.
Ma è il sindaco Nicoletta Fabio, parlando di "riflessione sui meccanismi di gestione e sull’efficienza dei servizi erogati", a mettere in evidenza i punti che per il Comune non vanno. "Abbiamo tenuto – ha affermato nella nota stampa diffusa a tarda serata – una riunione partecipata e propositiva con gli assessori competenti e i capigruppo di tutte le forze politiche di maggioranza, facendo opportune valutazioni sulla gestione economico-finanziaria della Sds e sulla ricaduta dei servizi nei riguardi della comunità senese. Tale esigenza di confronto era ancora più pressante dal momento che, proprio su istanza del Comune di Siena, domani (oggi per chi legge ndr) l’assemblea consortile sarà chiamata a esprimersi sull’aumento della quota capitaria, invariata da dieci anni. Un aumento che non è più evitabile, alla luce dell’attuale situazione economico-finanziaria della Sds, se si vogliono mantenere inalterati i servizi ai cittadini". Abbandonate e tentazioni di lasciare la Società della salute, di fronte alla complessità che comporterebbe un’operazione del genere, restano sul tavolo i problemi sollevati: quello economico in testa (con il Comune che chiede di rivedere la quota pagata per ogni residente), ma anche quello della governance, con Siena esclusa dalla maggioranza dei Comuni di centrosinistra.
La riunione di ieri era stata introdotta dall’assessore Giordano, presente con la collega Papi, i due assessori interessati più direttamente dalla vicenda per le proprie deleghe.
Siena sostenibile intanto ha sollecitato "una una seria e trasparente riflessione sulla situazione gestionale e operativa attuale".