
La benedizione del cero in Duomo
Siena, 15 agosto 2021 - «Il sentimento contrastato» del sindaco Luigi De Mossi. L’invito del cardinale Augusto Paolo Lojudice a guardare al futuro «che ci chiede anche determinate privazioni ma che possiamo costruire insieme». Gli occhi che brillano di luce dei bambini delle Contrade che portano l’omaggio in Duomo nella versione small del Corteo dei ceri. Niente processione, infatti, per via delle restrizioni legate al Covid. Soprattutto al termine della cerimonia in Cattedrale nessuna benedizione del Drappellone. Perché il palio non c’è. E non si farà neppure a settembre. Notizia, quest’ultima, arrivata in diretta ai priori mentre attendevano l’arrivo dei bambini, raccolti in piazza Jacopo della Quercia prima di entrare in Duomo, calamitando una folla di turisti. Il cero acceso dal sindaco è stupendo, decorato come lo scorso anno da un dipendente comunale, Stefano Pellati.
«E’ con un sentimento contrastato che siamo tutti qui. Un piacere vedere i nostri ragazzi monturati davanti alla Cattedrale, in un luogo per noi sacro e fondamentale. Ma anche dispiacere per quello che non abbiamo potuto fare quest’anno. E con ogni probabilità non svolgeremo in via straordinaria. Vedremo cosa riusciremo a fare – dice De Mossi – per tornare alla festa di popolo e di libertà. Ma senza queste due componenti non c’è la possibilità di esprimere sentimenti di amore e sane rivalità. Confido che le cose andranno per il meglio. La città ha dimostrato cosa vuol dire disciplina, rigore adeguarsi alle norme. Siamo qui non solo per una festa religiosa ma anche per accendere un’altra speranza affinché i ragazzi abbiamo il privilegio di vivere, nei limiti del consentito, il Palio», aggiunge De Mossi ricordando infine il maestro Gianluigi Gelmetti «uomo che ha amato Siena e che ha vissuto a lungo in via di Città".
La.Valde.