
La commissione ieri sera ha effettuato il giro dei 17 allestimenti. Come sempre la proclamazione dei vincitori l’8 dicembre.
C’è chi ha scelto i festoni colorati, chi ha messo anche le proprie bandiere. I piccoli dell’Oca hanno sfoderato il Drappellone vinto a luglio per abbellire il loro tabernacolo, lo stesso i loro ’colleghi’ del Valdimontone con il Palio di De Grandi. Qualcuno ha mandato un messaggio al cielo chiedendo protezione per la città. C’è chi ha guardato il proprio rione oppure ha scelto il Maria Mater Gratiae. Proprio una festa, genuina e sincera, a tratti anche confusionaria. Bella per questo. Con qualche piccolo imprevisto, compresa una caduta. E’ giunta l’ambulanza per un controllo, nulla di grave fortunatamente.
Una festa, quella dei tabernacoli, che ha la capacità unica di coinvolgere i piccoli delle 17 Contrade in un omaggio corale alla Madonna, tradizione da decenni. E di tenerli uniti e con il fiato sospeso fino all’8 dicembre prossimo. Sarà allora, come sempre, che arriverà la busta nella basilica di Provenzano con il nome del tabernacolo giudicato più bello dalla commissione. Quella che ieri sera, a partire dalle 18 – con sosta per la cena nella Chiocciola – ha visto tutti i lavori fatti dai ragazzi delle 17 Contrade. Era composta dal priore Marco Grandi per il Magistrato, da Francesco Gerardi per il Comitato Amici del Palio, per il Comune c’era Monica Crociani, per la Provincia Angela Carapelli, per la curia arcivescovile don Massimo Meioli, per la Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio Maria Gabriella Carpentiero e Marta Batazzi per il Liceo Duccio di Boninsegna.
La.Valde.