
Il SanGin Festival 2025 ha fatto ancora il botto per il terzo anno di fila. Tutto esaurito, sabato e domenica nel parco naturale della Rocca
Il SanGin Festival 2025 ha fatto ancora il botto per il terzo anno di fila. Tutto esaurito, sabato e domenica nel parco naturale della Rocca di Montestaffoli. Spettacolo nello spettacolo simile di un altro evento nazionale d’altri tempi quando l’Estate di San Gimignano aveva il pregio di ’prime’ della Lirica all’aperto dopo le Terme di Caracalla e l’Arena di Verona. Dunque la svolta del SanGin è arrivata da 50 giovani 50 tra ragazze e i ragazzi delle torri appartenenti all’oramai popolare associazione culturale ’Controcultura’ pilotata a tutto gas dal presidente Davide Simone. Tutti si sono davvero superati come precisi organizzatori e registi così non è mancato nulla in questo SanGin Festival 2025. Tutto al suo posto. Da applausi. Di più. Tradotto a voce alta da un pubblico da grandi occasioni arrivato da tutta Italia per partecipare all’evento, in spettacolo-capolavoro internazionale, per non dire mondiale, offerto dal Festival sul palcoscenico naturale della Rocca sul primo borgo del mille della città.
Una festa liquorosa di gusti e abbinamenti miscelati e offerti dal principale attore protagonista del SanGin al banco della mescita del popolare ’Gingegnere’, il professor Lorenzo Borgianni, a Montestaffoli con sopra il banco 34 produttori e oltre 70 etichette dil Gin e ben 11 stand food. Un mondo di giovani. Fra i tanti e tanti sponsor del SanGin, si è registrato anche il contributo dell’associazione cuochi di Siena con il presidente e chef del Feudo Giuseppe Ferraro. "Siamo davvero molto soddisfatti della riuscita di questo evento nato quasi per gioco – commenta soddisfatto il presidente Simone – ringrazio tutti quelli che hanno contribuito con il Comune in questa nostra avventura culturale di alto livello nazionale. Ancora Grazie".
E poi aggiunge: "Si può dire che sono stati serviti più di 15.000 gin tonic, ogni giorno tra masterclass, cooking show e via dicendo". Come se ogni sangimignaese avesse bevuto almeno due gin tonic. Ma sono e senza ombra di dubbio molti, molti di più.
Romano Francardelli