
Un'immagine del film 'Il tempo delle mele' (foto Archivio)
Siena, 2 giugno 2019 - Atti sessuali a scuola fra studenti delle medie. E’ successo in un istituto della nostra provincia. Una vicenda dalle tinte forti che, insieme al fenomeno della presenza di stupefacenti in alcuni istituti superiori come dimostrano i blitz delle forze dell’ordine, fotografa le crescenti difficoltà che i docenti incontrano, nonostante gli sforzi, nel gestire la generazione 4.0. Quella che vive attaccata ai social, diventati la fonte a cui attingere i modelli della propria esistenza, visto che i genitori sono sempre più occupati a lavoro e fra mille affanni. La generazione che si sente grande in funzione dei ‘like’ ricevuti per una foto oppure un video. E pensa che tutto (o quasi) sia lecito perché tanto c’è anche su Facebook e circola su whatsapp e Telegram.
Non ci sono denunce collegate a questa vicenda che è avvenuta qualche settimana fa. Era rimasta finora ovattata, vista anche l’età della ragazzina e del compagno di scuola che sarebbero stati protagonisti, per così dire, dell’episodio a luci rosse. Una sorta di ‘petting’ spinto durante le ore di lezione, nessun atto sessuale completo per carità. Entrambi giovanissimi, neppure imputabili secondo quanto prevede il codice perché al di sotto dei 14 anni.
Certo non credevano di fare nulla di male nonostante siano distanti anni luce dagli adolescenti stile ‘Tempo delle mele’ con palpiti (anche un po’ stucchevoli) fatti di primi amori, delusioni, conquiste ma anche dispiaceri tipici di chi sta per passare dall’infanzia all’età in cui si scopre il mondo. Ma a scuola certi comportamenti non possono, né devono essere ammessi. Il fatto ha in breve fatto il giro dell’istituto. I ragazzi parlano, basta un soffio ed il tam tam dai banchi è arrivato ai genitori.
Il dirigente scolastico si è trovato a gestire una situazione delicatissima e complessa, nella quale non si era finora imbattuto nonostante lunghi anni di carriera. L’episodio è avvenuto mentre gli studenti stavano assistendo ad una proiezione, una delle tante attività collaterali che in ogni istituto vengono portate avanti. Poi la scoperta, i vertici dell’istituto che vengono informati e la procedura standard con la convocazione dei genitori. E di entrambi gli studenti. Alla fine viene assunto un provvedimento disciplinare interno, d’intesa con le famiglie per cercare di risolvere, insieme al loro aiuto, una ‘marachella’ in altri tempi impensabile.
Qualche mese prima uno studente aveva ripreso con il cellulare un compagno che mimava un rapporto. Conseguenze disciplinari e genitori informati anche in questo caso. Non solo perché a scuola il telefonino è vietato.