
I carabinieri entrano nel cantiere del centro commerciale in Massetana Romana
di Laura Valdesi
SIENA
Un fulmine a ciel sereno. Sigilli, a tre mesi dall’inaugurazione, al nuovo centro commerciale Esselunga con due sale cinematografiche in Massetana Romana. L’obiettivo era aprire per le festività natalizie. Ieri è scattato infatti il blitz del Nucleo investigativo del gruppo carabinieri forestali e del Nucleo di polizia edilizia della Municipale di Siena. A metà mattina militari e agenti hanno interrotto l’attività per la costruzione dell’immobile a mattoncini, che guarda la Tangenziale e, dall’altra parte della strada, la palazzina che ospita sala gioco, farmacia ed Euronics. Stupore. Incredulità fra gli operai quando è apparso chiaro che erano lì per sequestrate l’area. Eseguendo un provvedimento emesso dal gip Andrea Grandinetti su richiesta della procura. Che stava indagando da tempo sul complesso immobiliare di proprietà di Esselunga spa in corso di realizzazione. A far scattare gli accertamenti, si saprà più tardi, sono stati numerosi esposti. Non trapela chi li ha presentati o, magari, se si è trattato di segnalazioni anonime con spunti concreti, come accaduto per altre vicende in passato. Certo è "che hanno portato – spiega il procuratore Andrea Boni – ad iscrivere plurime persone nel registro degli indagati anche per ulteriori e diverse ipotesi di reato comunque connesse al predetto intervento edilizio". L’accusa cuore dell’inchiesta? "Sotto molteplici aspetti, l’attività edilizia in corso integrerebbe il reato di lottizzazione abusiva materiale (sanzionato dall’articolo 44 comma primo lettere C del Dpr 2001) stante la realizzazione di una nuova costruzione che determinerebbe un’apprezzabile trasformazione edilizia della zona in contrasto con plurime norme di pianificazione urbanistica ed in assenza di un necessario piano di lottizzazione o altro atto equipollente".
"Area sottoposta a sequestro penale. Non oltrepassare, non rimuovere", si legge nei cartelli appesi alla recinzione del cantiere. Mastodontico perché destinato ad ospitare spazi ad uso commerciale a media struttura della nota catena di distribuzione, i primi a sorgere a Siena. Più due sale cinematografiche, molto attese stante le poche rimaste aperte in città.
I carabinieri forestali, con la collaborazione dei colleghi del nucleo investigativo del comando provinciale, hanno eseguito il "sequestro preventivo impeditivo e finalizzato alla confisca obbligatoria" emesso dal gip su richiesta del pm Siro De Flammineis. Giudice che, allo stato, ha ritenuto sussistere i presupposti del provvedimento cautelare solo per cinque indagati. Ora il cantiere chiude dunque i battenti. Nel primo pomeriggio di ieri era un via vai di squadre di operai e di ditte che lavoravano all’interno: era stato consentito loro di portare via muletti e attrezzatura senza che venisse toccato null’altro nell’immobile sormontato dall’enorme gru. C’erano anche addetti con la maglietta bianca che riportava sulle spalle il nome della ditta della provincia di Brescia che, almeno secondo quanto contenuto nel cartello esterno del cantiere, è l’impresa esecutrice. Nessuno vuole parlare, s’infilano veloci dentro al cancello aperto controllato da un vigilante privato.
"Possibile che manchi un piano di lottizzazione e che ci sia stata addirittura una lottizzazione abusiva quando praticamente l’opera è in dirittura di arrivo", la domanda che tanti senesi ieri si sono fatti. E che è rimbalzata sui social. Sempre dai cartelli esposti all’esterno del cantiere si evince che c’è stato un permesso a costruire del 2022 in variante a quello numero 12 del 2020. Nel novembre 2022 il nuovo immobile era anche finito al centro di una battaglia al Tar della Toscana che, come riportato da La Nazione, aveva respinto il ricorso e la conseguente richiesta di sospensiva avanzata dalla società proprietaria di un fondo nei pressi del futuro complesso.