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Sepsi e shock scettico a Siena: incontro dell'Asl Toscana sud est

L'incontro "Condivisione dei dati Prosafe: le rianimazioni della Sud Est" ha discusso su come migliorare il trattamento e la cura del paziente critico attraverso la compilazione e l'analisi dei dati delle rianimazioni. Protocolli gestionali specifici per tutti i reparti e una gestione multidisciplinare sono fondamentali.

Sepsi e shock scettico, incontro dell’Asl

La sepsi e lo shock settico sono a tutt’oggi patologie gravate da alta mortalità. Per questo sono stati al centro dell’incontro ’Condivisione dei dati Prosafe: le rianimazioni della Sud Est’, promosso dai direttori delle Rianimazioni dell’Azienda Usl Toscana sud est, che si è tenuto nell’auditorium dell’ospedale di Campostaggia.

Nelle rianimazioni infatti può capitare che vengono selezionate colonizzazioni eo infezioni da germi multiresistenti. I dati delle rianimazioni dell’Asl Tse sono inseriti dai clinici sul portale Prosafe e analizzati dal GiViTi (Gruppo Italiano per la Valutazione degli Interventi in Terapia Intensiva). La compilazione e l’analisi è infatti fondamentale per il continuo monitoraggio delle infezioni, della casistica, dei tempi di ricovero e di molte altre informazioni. È possibile così migliorare il trattamento e cura del paziente critico.

"Negli ultimi anni stiamo facendo molto in termini di source control, protocolli sul trattamento dello shock settico e di infezioni correlate all’assistenza – le parole dell’organizzatrice dell’incontro e direttrice della Rianimazione di Campostaggia Federica Marini (nella foto) –. La nostra azienda ha protocolli gestionali specifici per tutti i reparti. Senza la conoscenza dell’epidemiologia locale tutto ciò non è possibile. Fondamentale l’incontro tra le figure coinvolte nella cura del malato critico nell’ottica di una gestione multidisciplinare".