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Scuola, la novità positiva "Accorpamenti rimandati"

I nuovi assetti delle strutture della provincia rimandati al prossimo anno scolastico. Al via le immissioni in ruolo, giudizi contrastanti dai sindacati.

Scuola, la novità positiva "Accorpamenti rimandati"

Tutto rimandato al prossimo anno scolastico. La campanella suonerà il 15 settembre e tutti i dirigenti saranno seduti al loro posto. I tagli previsti nella legge di bilancio 2023, che riguardano le scuole sottodimensionate, saranno rimandati di un anno. Nel dettaglio, entro la fine del 2023 verrà predisposto il dimensionamento che farà sentire i suoi effetti negativi a partire dall’anno scolastico successivo 2024-2025. In poche parole non sarà un annus horribilis per i dirigenti scolastici e i Dsga senesi.

"Questo sarà un anno di interlocuzione – spiega Anna Cassanelli, segretaria generale Flc Cgil Siena – già a partire dal prossimo mese avremo degli ulteriori incontri con la provincia e le istituzioni scolastiche per portare avanti dei tavoli di confronto che producano reali soluzioni".

Soluzioni indolori, specifica Cassannelli, ma intanto come sottolinea anche la segretaria della Cisl scuola Siena Alessandra Agabiti quest’anno non ci saranno problemi. "Ci sono delle scuole sottodimensionate – sottolinea Alessandra Agabiti –,ovvero l’Iis Pellegrino Artusi e l’Istituto Tozzi di Chianciano Terme, l’Istituto comprensivo di San Gimignano, che verranno assegnati a delle reggenze".

Quello che è certo è che hanno preso il via le operazioni per le immissioni in ruolo dei docenti, anno scolastico 202324. A livello nazionale sono solo 50mila i posti sul contingente a fronte degli 80 mila disponibili. "Purtroppo non riusciamo a fare tutti i ruoli – spiega Agabiti - perché sono più di quattromila i ruoli che dovrebbero essere dati, ma non abbiamo capienza nelle graduatorie e quindi possiamo limitare 2500 immissioni in ruolo. Stiamo però procedendo velocemente rispetto agli altri anni – aggiunge –. Si concluderanno il 31 di luglio tutte le operazioni".

"Fare le cose prima non è sempre sinonimo di efficienza e efficacia, noto questa tendenza nell’apparire efficienti più che esserlo. Dare l’apparenza di una maggiore capacità non basterà per avere tutti gli insegnanti in cattedra dal primo settembre – controbatte Cassanelli –. Il ministero ha anticipato anche le procedure per le nomine a tempo determinato, queste però si sovrapporranno alla procedura per l’immissione a ruolo. Risultato? Ci saranno delle criticità nella partenza dell’anno scolastico. I docenti che stanno stilando in questi giorni le istanze per l’immissione in ruolo – spiega Cassanelli – si trovano costretti, non avendo certezza del loro futuro, a compilare anche le istanze per i contratti a tempo determinato. Questo farà si che verranno dati incarichi residui a personale già di ruolo, ritardando la presa di servizio del docente a tempo determinato".

Simona Sassetti