CRISTINA BELVEDERE
Cronaca

Scontro sul parco in piazza d’Armi: "Proposta di recupero strumentale"

Il centrodestra non aderisce all’ordine del giorno firmato da Pd, Progetto Siena, Pacciani e Castagnini "Se ci fosse stato un interesse reale, avreste portato l’atto in commissione". Mediazione di Borghi e Armini.

Scontro sul parco in piazza d’Armi: "Proposta di recupero strumentale"

Duello politico in Consiglio comunale tra maggioranza e opposizioni sulla riqualificazione del Parco di piazza d’Armi. L’interrogazione del Pd sul trasferimento degli asili nido comunali ’Ape Giramondo’ e ’Albero dei Sogni’ in una struttura prefabbricata in piazza Amendola per consentire i lavori di riqualificazione funzionale nell’edificio di viale Vvttorio Emanuele, ha acceso la miccia in aula. Il gruppo Pd con Progetto Siena, Fabio Pacciani e Massimo Castagnini aveva infatti presentato un ordine del giorno per inserire alla prima variazione utile nel Bilancio preventivo 2024-2026 e nel Piano triennale dei Lavori pubblici la riqualificazione dell’area.

"L’intervento sarà da attuare dopo che la struttura prefabbricata avrà esaurito la sua funzione specifica per i lavori negli asili comunali – aveva spiegato il consigliere Dem Alessandro Masi –. Una volta rimossa, il parco va restituito nella sua integrità attraverso un progetto di riqualificazione che tenga conto dell’evoluzione della piscina che, se non dovesse essere riattivata, avrà bisogno di essere ripensata come infrastruttura e come funzione per il pubblico (palazzetto di pallavolo?)".

Nell’ordine del giorno, Masi aveva quantificato anche il budget di intervento: "Servirà un investimento di 25mila euro nel 2024 e di 50mila nel 2025, da finanziare con oneri di urbanizzazione e con la partecipazione a bandi del Green Deal europeo, nazionali o regionali".

Secca la replica del centrodestra e, in primis, dell’assessore al Bilancio Riccardo Pagni: "Non si può fare una variazione di Bilancio senza una progettazione tecnica di primo livello. Capisco le attese di genitori e famiglie, ma dal punto di vista tecnico non si può fare".

Altrettanto duro il capogruppo di FdI, Bernardo Maggiorelli: "Apprezziamo la proposta della minoranza, ma non è necessaria. Se ci fosse stato un reale interesse alla collaborazione con l’amministrazione comunale, avreste potuto portare l’atto in commissione. Ma si sa che il palcoscenico è qui". Inutili i tentativi di mediazione del civico Fabio Pacciani: "Ho firmato la proposta perché i cittadini sono preoccupati dello stato di degrado della zona". E mentre Masi tuonava: "Il significato dell’atto era condividere, invece voi opponete pretestuosi elementi tecnici", Adriano Tortorelli, Progetto Siena, chiosava: "Avete ridotto il significato dell’ordine del giorno, era una spinta a ragionare uniti su un tema importante per la città". A chiudere il dibattito, il segnale di apertura lanciato da Francesca Borghi (FdI), presidente della Commissione Assetto del territorio, e dala collega Silvia Armini (Le Biccherne), che guida la Commissione Sport: "Siamo disponibili a parlare della riqualificazione del parco in sede di riunione delle rispettive commissioni".