REDAZIONE SIENA

Scompiglio-Bruco, sempre feeling: "Voglio alzare ancora il nerbo. Fatto una volta è quasi una droga"

Il fantino confessa di sentirsi "un ragazzetto. Finché durano testa e fisico corro, è la mia vita". E su gli undici Palii di Tittia: "Gli vanno bene tante situazioni, è fortunato però anche bravo". .

Il fantino confessa di sentirsi "un ragazzetto. Finché durano testa e fisico corro, è la mia vita". E su gli undici Palii di Tittia: "Gli vanno bene tante situazioni, è fortunato però anche bravo". .

Il fantino confessa di sentirsi "un ragazzetto. Finché durano testa e fisico corro, è la mia vita". E su gli undici Palii di Tittia: "Gli vanno bene tante situazioni, è fortunato però anche bravo". .

di Laura Valdesi

SIENA

"Una Contrada dove mi sono trovato benissimo, li ringrazio perché mi hanno accolto benissimo. E’ apertissimo, il Bruco. Vediamo come andrà l’assegnazione dei cavalli", dice Scompiglio al Ceppo. Usa dunque per tre volte di seguito il superlativo quando si riferisce a via del Comune dove ha già corso a luglio su Viso d’Angelo. "Preparazione la stessa, convinzione identica. Sperando che ci sia un po’ di fortuna", sintetizza Scompiglio in attesa di far visitare tre cavalli.

La vittoria manca un po’ da troppo tempo

"Sì, vero. C’è stato anche il covid nel mezzo, episodi sfortunati. Ma, alla fine, qui conta vincere. Secondo e terzo non vuol dire niente".

Il Bruco dunque resta un’opzione validissima.

"Esatto".

Diverse Contrade avversarie si erano aperte a Jonatan in primavera: restano tali?

"Sì, sì, certo. Tutto prosegue. Per quanto riguarda i cavalli di agosto molto dipende da quello che proporranno i veterinari, poi si deciderà".

Anche con la Pantera, ha detto il capitano, hai conservato buoni rapporti.

"Sì, ci ho montato. E posso tornarci".

Speri che ci siano i tre cavalli big nel lotto?

"La mia speranza è di alzare il nerbo. Non mi voglio focalizzare su quello o quell’altro. L’obiettivo è vincere".

Non ti sbilanci su nessuno. Poco fa c’era Benitos al Ceppo.

"Non mi sbilancio perché fino in fondo non si sa se ci saranno. Anche fare l’idea su un lotto e poi non ce li trovi...".

Ma Jonatan la lista l’ha fatta?

"Dei regali... Dai anche a luglio si è visto: metti idealmente dentro dei cavalli e poi te li scartano i veterinari. Se uno non è idoneo comunque giusto che non sia ammesso".

Tanti capitani dicono che il Palio continua ad essere dei 40enni?

"Io non ce l’ho mica 40 anni! Chi l’ha detto?"

Under 18?

"Un ragazzetto... Alla fine ormai è un’impostazione di vita, è la mia professione. Quello che volevo fare fin da piccolo. Finché mi reggono testa e fisico va bene".

Ma Tittia è davvero più forte di tutti?

"Quando uno vince vuol dire che è il meglio, c’è poco da fare. A Giovanni vanno bene tante situazioni, è una persona fortunata però è bravo, non si discute. Unidici Palii non li vinci per caso".

Però anche Scompiglio arriva sempre vicinissimo.

"Uno deve essere contento di dov’è partito e poi arrivato. All’inizio non mi potevano neppure vedere a Siena, ho corso in Contrade dove non andava Trecciolino, lui aveva rapporti solidi con molte. Sono contento di quello che ho costruito nel tempo, ho vinto 5 Palii. Non sono appagato ma contento, nella vita non si può guardare sempre quello che non si ha. Ma, sia chiaro, non mi sento di aver finito di fare quello che voglio. Finché ho questo fisico e la testa, la voglia... avanti. La mattina dopo ero a cavallo".

Recriminazioni sul Palio di luglio?

"Penso che quando non vinci devi fare una valutazione importante di te stesso. Ci può essere stato qualcosa che non è tornato ma alla fine è essenziale riuscire a migliorarsi anche nelle piccole cose che non vedi. Sono abituato ad auto-analizzarmi".

L’obiettivo di Tittia è battere se stesso, quello di Scompiglio?

"Contro me stesso no! Se vinco sono contento. L’emozione che ti dà alzare il nerbo? Non ce n’è. Chi l’ha provata qualche volta... diventa una droga. La cosa che ti porta avanti anche nei momenti difficili, che ti fortifica. Non sono in lotta con me ma contro tutti perché anche se non hai la rivale in Piazza ci sono le altre nove".