DIFEDERICA DAMIANI
Cronaca

Sarteano, la mano amica di Suor Marcella

Quasi 40 anni fa ha costituito un’associazione che aiuta donne e madri in difficoltà in Guatemala e Congo. "Aiutati duemila bambini"

di Federica Damiani

"Mi ricordo esattamente il momento in cui ho sentito il desiderio di dedicare la mia vita agli altri. Avevo 14 anni e stavo ascoltando le parole di un missionario francescano di ritorno dall’Africa. Ero una ragazzina che viveva a Trevi. Di certo la mia famiglia non mi avrebbe mandato così lontano. Ma ho preso i voti, ho fatto la suora missionaria come infermiera in giro per gli ospedali e poi è arrivato il Guatemala". A parlare è Suor Marcella. Tutti la conoscono così, come Suor Marcella. A Sarteano, quasi 40 anni fa, ha costituito la sede della sua associazione ‘Mani Amiche’. Un’associazione nata per aiutare donne e madri in difficoltà in Guatemala e che oggi si occupa anche di aiuti in Congo. "Era la fine del 1983 – racconta la suora – ero amica di una coppia che aveva deciso di adottare un bambino. Il marito aveva problemi di salute e cosi accompagnai la moglie e scoprii una realtà incredibile". Come molti Paeesi del Centroamerica, anche il Guatemala fu colpito da regimi dittatoriali e da una guerra civile. Le conseguenze sono state 200.000 morti, oltre 40.000 dispersi, la diserzione scolastica, l’incremento della presenza di vedove, la violazione dei diritti umani e la disintegrazione delle famiglie. "Il 3 febbraio 1994 abbiamo aperto il centro accogliendo 3 famiglie bisognose. Oggi ci sono 140 persone tra mamme e bambini".

Suor Marcella, quanti sono I bambini che avete aiutato?

"In 36 anni credo oltre 2000 bambini. Accogliamo donne che sono state violentate o ripudiate o che sono rimaste vedove. E anche I loro bambini a cui diamo istruzione. Spesso fino all’università".

Una storia che porta nel cuore.

"Ce ne sono tante ma una più di altre. Una sera, una donna che viveva al centro ma lavorava fuori, mentre rientrava a casa dai suoi bambini rimase ferita in una sparatoria. Riuscì a dire che io mi sarei dovuta occupare dei suoi cinque figli e dopo qualche ora morì. Un grandissimo dolore. Ma non mi sono persa d’animo e così ho seguito la crescita dei ragazzi che oggi sono tutti laureati. Chi in giurisprudenza, chi in economia, chi in informatica. Una grande soddisfazione. La più piccola mi aiuta a cercare I fondi per il centro. Perchè, dice, vuole restituire un po’ del bene che le arrivato".

Come fa a portare avanti un progetto così importante? Riceve fondi governativi?

"No, solo il Comune di Sarteano mi ha aiutato. Le donazioni arrivano dai privati. Negli anni passati avevamo fino a 2500 persone che donavano. Oggi è molto difficile per la situazione che stiamo vivendo anche nel nostro Paese e i padrini e le madrine che hanno fatto adozioni a distanza sono circa 1500 in Italia"

In cosa consiste essere un padrino o una madrina?

"Noi chiediamo circa 3 euro al giorno per dare da mangiare e per far studiare le donne e I bambini del Centro. Quando poi crescono e diventano indipendenti vanno a vivere altrove. Ma noi garantiamo loro una sicurezza fino l’età adulta. Oggi per molte persone è diventato impegnativo anche donare 3 euro al giorno. Penso ai pensionati che prendono 800 euro al mese… così molti di loro donano 60 centesimi al giorno e questo anche aiuta molto. Chi fa un’adozione a distanza riceve lettere, foto e disegni dei bambini adottati. E’ un modo per conoscere la loro vita e assistere concretamente aI loro successi".

Ha incontrato il Papa?

“No. l’ho visto in Piazza San Pietro ma sono certa che andremmo d’accordo. Anche lui come me ama gli ultimi del mondo".

Per chi vuole saperne di più e aiutare Suor Marcella [email protected] tel. 0578265083