ORLANDO PACCHIANI
Cronaca

Santa Maria della Scala. Presenze raddoppiate nel giorno inaugurale delle domeniche gratis

La direttrice Valdambrini: "I numeri ci confortano, è importante mettere in rete e comunicare sempre meglio la nostra dimensione museale". Entro l’estate saranno completati i lavori al deposito.

Santa Maria della Scala. Presenze raddoppiate nel giorno inaugurale delle domeniche gratis

Era la prima domenica di apertura gratuita e i numeri sono stati più che confortanti, per una realtà che deve ancora decollare: il Santa Maria della Scala si è allineato all’iniziativa del Ministero della cultura e ha deciso di aprire gratuitamente le porte ogni prima domenica del mese. E due giorni fa gli ingressi sono stati 870 (quasi 400 più di Pasqua, per fare un raffronto). "Un numero che ci conforta molto – dice Chiara Valdambrini, direttore scientifico del Santa Maria – e che si inserisce nell’opera di valorizzazione, che parte dalla necessità di far conoscere maggiormente la nostra realtà".

I numeri di partenza, notoriamente, non sono alti e quindi il lavoro da compiere è lungo. "Il nostro sforzo è immettere sempre più in rete il Santa Maria della Scala e far conoscere la sua dimensione museale – afferma Valdambrini – per questo iniziative del genere assumono grande rilevanza. Vorremmo che una logica di crescita dei numeri diventasse una costante, insieme al cda siamo al lavoro per sviluppare progetti e soluzioni".

Partendo, per esempio, dal dialogo aperto con il Museo dell’Opera sul biglietto unico, questione che ovviamente passa anche da Palazzo pubblico. "I dialoghi sono avviati, la logica di mettere in rete le istituzioni culturali della città ritengo sia vincente", osserva Valdambrini.

E poi anche gli eventi, ovviamente, a partire dalla mostra in autunno sulle opere del ’900 di Banca Mps che coinvolgerà, oltre all’istituto di credito, la Fondazione Mps che ha un accordo per la valorizzazione di quella collezione, la Pinacoteca, Opera Laboratori e ovviamente Santa Maria della Scala e Comune.

In parallelo proseguono anche i lavori di recupero del complesso: entro l’estate si concluderanno i due lotti per la realizzazione del deposito sul lato del Fosso di Sant’Ansano. Poi si dovranno sviluppare progetti e reperire risorse per proseguire il risanamento degli immensi spazi ancora da restaurare.