ROMANO FRANCARDELLI
Cronaca

San Gimignano in festa. Il Castello vince la Giostra

Il vincitore della "Giostra dei Bastoni" è stato il cavaliere Alessandro Culatore. Tantissima gente in piazza del duomo per ammirare l’antico evento.

Il vincitore della "Giostra dei Bastoni" è stato il cavaliere Alessandro Culatore. Tantissima gente in piazza del duomo per ammirare l’antico evento.

Il vincitore della "Giostra dei Bastoni" è stato il cavaliere Alessandro Culatore. Tantissima gente in piazza del duomo per ammirare l’antico evento.

Dopo tre giorni di feste al ritorno del medioevo con circa 400 figuranti il popolo dei cavalieri di Santa Fina San Gimignano ha calato il telone delle Messi con la sfida della "Giostra dei Bastoni" sul campo della Rocca. Tantissimi appassionati per un evento che affonda le radici nella tradizione.

Il vincitore e trionfante in piazza duomo il cavaliere Alessandro Culatore seguito dal festoso popolo della contrada di Castello accolto dagli squilli delle trombe, gli sbandieratori e la consegna del premio; la spada d’oro e il dipinto drappelone delle Messi 2025, opera dall’artista Serafino Magazzini. Spettacolo e festa per la popolazion di San Gimignano. Una giornata estiva, con le temperature ben oltre le medie stagionali che non hanno fermato lo spettacolo e la competizione.

Si è chiusa così come recita il copione dei Cavalieri delle torri narrata in rima baciata pagina per pagina dal poeta e presentatore Gianluca Foresi di Orvieto.

Festa e fiera medievale nelle piazze, dai giullari, agli artisti e mestieri del gruppo nazionale al medioevo della cittadina emiliana di Medicina e tanto altro. Con l’ultimo quadro alla maestosa passeggiata al suono degli squilli, rullo tamburi e bandiere del popolo della quattro contrade Piazza, Castello, San Giovanni e San Matteo nei panni del Medioevo in via di’ mezzo.

Accompagnati dal rullo dei tamburi e squilli delle trombe a dagli ottoni della "Fanfarenzung" della città del lago di Costanza di Meersburg.

Anche gli sbandieratori della città dell’Aquila hanno riportato dentro le mura quell’amicizia culturale da quando la città e dintorni furono colpiti dal tremendo terremoto. Quel suono e le bandiere al vento con l’Aquila sono ormai amicizia e cultura. E la tradizione continua per una giornata storica che rende omaggio alla tradizione.

Romano Francardelli