Salvato dopo il malore in strada. Intervento decisivo di due cittadine

Marika Rossi e Viviana Pinzi, dipendenti della Vecchia cantina, hanno frequentato i corsi di Siena cuore

Salvato dopo il malore in strada. Intervento decisivo di due cittadine

Salvato dopo il malore in strada. Intervento decisivo di due cittadine

Nel breve volgere di sei mesi, per la seconda volta l’uso di un defibrillatore automatico, a Montepulciano, ha evitato l’esito fatale di grave malore improvviso. Ma se nel novembre scorso a utilizzare l’apparecchiatura fu una dottoressa, provvidenzialmente trovatasi a passare sul posto, stavolta l’intera operazione è stata svolta da due semplici cittadine.

Avendo frequentato, come dipendenti della Vecchia Cantina, i corsi per intervenire in aiuto delle persone colpite da arresto cardiaco, impartiti dall’associazione Siena Cuore, sono state in grado di intervenire con la massima celerità ed efficienza. Mercoledì scorso Marika Rossi e Viviana Pinzi si trovavano in servizio, negli uffici della grande cooperativa vinicola, quando una collega, da una finestra, ha visto una persona sdraiata sull’asfalto, proprio davanti all’ingresso, e un’altra che chiedeva aiuto; compresa immediatamente la gravità della situazione, Marika e Viviana si sono precipitate sul posto e, grazie a un collega che ha nel frattempo portato il defibrillatore, hanno messo in atto tutte le operazioni necessarie per la rianimazione.

"Ho anzitutto rimosso la lingua che occludeva la gola alla persona, un uomo in età avanzata, impedendogli di respirare – racconta Marika, anche a nome della collega –, intanto Viviana liberava il torace dai vestiti e applicava le piastre, infine gli ho praticato il massaggio cardiaco; fin dai primi attimi eravamo in linea con il 112, che ci guidava a distanza, infine è arrivata l’autoambulanza e i sanitari hanno preso in carico il paziente; dopo la scarica elettrica, l’uomo aveva apparentemente ripreso le funzioni vitali che prima sembravano assenti".

"Ci siamo sorprese noi stesse – prosegue Rossi – della coordinazione con cui abbiamo agito, senza neanche dirci una parola, sapevamo esattamente quello che dovevamo fare, nella sequenza giusta: evidentemente la formazione che abbiamo seguito, compreso un recentissimo aggiornamento, impartito sempre dalla dorttoressa Felicetta Simeone, è stata estremamente efficace". Come le stesse protagoniste del salvataggio hanno poi appreso, l’uomo anziano era accompagnato in auto dal figlio che, alle avvisaglie del malore, ha accostato nel primo spazio libero e lo ha adagiato a terra. Decisiva è stata sicuramente anche la disponibilità dei defibrillatori (se ne trovano due) nell’area della Vecchia Cantina, non prevista in maniera esplicita dalle norme in tema di sicurezza ma frutto di una scelta lungimirante e, ancora una volta, rivelatasi preziosissima.