Il 9 e il 23 agosto il ritorno dell’opera lirica con la mozartiana ‘Così fan tutte’, in versione ‘a pezzi’, e ‘La serva padrona’, di Pergolesi; il 13 settembre l’inaugurazione di una grande mostra d’arte contemporanea in cui la preziosissima, esclusiva collezione di Leone Piccioni sarà accostata alla raccolta di opere di cui è proprietario il Comune. Sono i due appuntamenti in programma a Pienza più vicini in calendario, inseriti nel progetto ‘Sa-Pienza. Libri, arte, musica e anima’ che ha ottenuto un finanziamento del Consiglio Regionale. E, in un contesto così elevato, un dettaglio apparentemente marginale, quasi ‘di colore’, l’acquisto – reso possibile dal contributo regionale – di uno stock di nuove sedie per gli eventi all’aperto "perché – ha detto Angela Vegni, vicesindaca con delega anche alla cultura – a Pienza partecipa sempre tanta gente e i posti a sedere non bastano mai".
A presentare il progetto, a Firenze, nel Palazzo del Pegaso, anche Stefano Scaramelli, vicepresidente del Consiglio regionale, che ha parlato di "iniziativa straordinaria, dovuta ad un’intuizione dell’amministrazione comunale, che fin dal nome, ‘Sa-Pienza’, mostra i suoi obiettivi. Si tratta di un progetto culturale di altissimo livello a cui il Consiglio regionale non ha voluto far mancare il proprio sostegno – ha aggiunto Scaramelli – tenendo in considerazione anche il suo valore sociale, visto che prevede il diretto coinvolgimento delle associazioni, dei cittadini, perfino dei visitatori".
‘Sa-Pienza’ nasce effettivamente in una cornice unica, dovuta a una singolare coincidenza temporale di ricorrenze, che racchiude iniziative di natura diversa, accomunate dall’appartenenza ai filoni della conoscenza, della partecipazione, dell’arricchimento culturale. Ai quattro lati di quello che si preannuncia come una sorta di grande mosaico, ricco di eventi, si trovano la Valdichiana, Capitale toscana della cultura 2025; l’Anno Santo, essendo il Duomo di Pienza Cattedrale giubilare; gli ultimi atti del programma per il venti anni del riconoscimento Unesco alla Val d’Orcia e l’inizio dei festeggiamenti per i trenta anni (1996-2026) dell’attribuzione del patrimonio mondiale dell’umanità al centro storico della città.
Tre i temi individuati dall’amministrazione comunale, che hanno ottenuto il sostegno del Consiglio regionale: "La lettura – ha spiegato Vegni – come valore sociale, momento insostituibile per la formazione della persona; il riconoscimento della rinascita culturale di Pienza dovuta, negli anni ’70, a due grandi personalità della cultura come Mario Luzi e Leone Piccioni, che hanno dato un impulso non si è più fermato; il ritorno dell’opera lirica, che dal 2023 fa parte del patrimonio immateriale Unesco. È un progetto complesso, che richiede molto lavoro, per il quale è fondamentale l’apporto di tutti i servizi comunali, delle associazioni e dei volontari".