Il figlio, 21 anni, è uscito dal coma, e i primi ringraziamenti sono per i medici che lo hanno seguito per circa tre settimane. Ancora la strada verso una auspicata normalità è lunga, ma il risveglio di due giorni fa è un grande passo in avanti, racconta il padre, Lucio Papini. "Un grazie immenso all’equipe di Rianimazione dell’Ospedale Le Scotte del professor Scolletta, del dottor Mastrocinque, a tutto lo staff, al personale infermieristico: grazie per la professionalità e umanità che ci hanno dimostrato". L’incidente in moto, era avvenuto lo scorso 8 luglio, in una strada sterrata nella campagna di Buonconvento. "Le sensazioni che provo sono indescrivibili – prosegue -. Tiberio era molto grave perché dalla rottura del femore sono partite embolie adipose che sono arrivate al cervello causando ischemie. I medici fin dall’inizio non hanno mai nascosto la gravità della situazione". Papini ha sentito la vicinanza di tutta San Quirico. "Un ringraziamento da parte di Tiberio e di tutti noi, va ai Quartieri, al parroco, e a tutto il paese che ci è stato vicino con discrezione. In questi giorni molto complicati – continua Papini - è emerso quello che c’è di buono nel vivere in una piccola comunità come la nostra, le manifestazioni di affetto e il sostegno ci hanno aiutato a superare questi bruttissimi giorni. Il percorso non è però finito, Tiberio verrà trasferito a breve a Firenze nella clinica Don Gnocchi per la riabilitazione neurologica e motoria, ma con la sua forza e determinazione si ristabilirà".
Lorenzo Benocci