REDAZIONE SIENA

Ricordatevi che noi siamo ciò che mangiamo

Abbiamo avuto l’opportunità di intervistare Slow Food, associazione che da anni si impegna per sostenere un’alimentazione sostenibile. Quali saranno i cibi...

Gli insetti in tavola

Gli insetti in tavola

Abbiamo avuto l’opportunità di intervistare Slow Food, associazione che da anni si impegna per sostenere un’alimentazione sostenibile.

Quali saranno i cibi del futuro?

"Ancor prima di capire quali saranno i cibi del futuro, dobbiamo riflettere su chi saremo noi nel futuro. Di fronte alla crisi climatica che avanza è necessario ripensare il nostro modo di alimentarci. I cibi del futuro non saranno pillole o fluidi, ma dovranno essere quelli che preservano fertilità del suolo e biodiversità, fanno bene alla salute di tutti e garantiscono il sostentamento di chi li produce".

Gli italiani riusciranno ad adattarsi ai cambiamenti, considerando il forte legame con le tradizioni gastronomiche?

"Non dobbiamo considerare le nostre tradizioni gastronomiche come pilastri eterni e immutabili. Anche quello che oggi chiamiamo tradizione è stato innovazione. Ne sono un esempio le tante ricette di recupero dal nord al sud Italia, come la panzanella e la ribollita che nascono per evitare gli sprechi. Dobbiamo prendere spunto dal passato e unirlo alla consapevolezza dell’attualità per adattare i nostri stili alimentari e creare nuove abitudini più sane e sostenibili".

In che modo noi ragazzi possiamo adottare abitudini alimentari più sostenibili?

"Interessatevi del vostro cibo, perché il cibo diventa VOI. Ricordate che mangiare è un atto agricolo e fare la spesa è un atto politico. Quando siete a scuola o a tavola prendetevi del tempo per pensare a quanto le vostre scelte alimentari influenzano il vostro futuro".