LAURA VALDESI
Cronaca

Atto d’amore, dona rene al marito. Il sindaco: “Stima e affetto dal paese”

Una bella storia di altruismo che ha colpito la comunità stretta intorno alla famiglia di Stefania e Stefano Milordini

La dottoressa Aida Larti della Nefrologia di Careggi, responsabile dei trapianti di rene da persona vivente, che ha seguito Stefano e Stefania nella fase pre e post trapianto

La dottoressa Aida Larti della Nefrologia di Careggi, responsabile dei trapianti di rene da persona vivente, che ha seguito Stefano e Stefania nella fase pre e post trapianto

Siena, 2 agosto 2024 – Una bella storia d’amore e di altruismo. Faro nel deserto di sentimenti che attraversa la nostra società. Una storia che coinvolge al contempo un’intera comunità, quella di Casole d’Elsa. Centro a misura d’uomo dove esistono ancora calore, vicinanza e solidarietà. Che l’intero paese, per voce dell’amministrazione comunale, ha espresso a Stefania e Stefano Milordini. Lei, donna forte e coraggiosa, che non si tira mai indietro quando c’è da tutelare la sua famiglia, ha donato un rene all’uomo con cui ha deciso di trascorrere la vita e di creare una famiglia. "Il trapianto è avvenuto il 18 luglio scorso (all’ospedale di Careggi a Firenze, ndr). Confermano che l’intervento al momento è riuscito perfettamente e che sono in recupero. E presto potrete incontrali nel nostro centro storico", scrive il Comune sul profilo facebook.

“Il nostro è un piccolo paese – spiega il sindaco Andrea Pieragnoli –, ci conosciamo tutti. Una vicenda così delicata ci ha colpito. Indistintamente. Raccontare la storia di questa coppia ci è pertanto sembrato un modo per stare vicino a concittadini che hanno passato momenti complessi e duri. Ci sentiamo una comunità e, come tale, anche in occasione di percorsi difficili vogliamo esserci. Tutti, appunto". "Con stima e affetto", si legge infatti nel post dell’amministrazione. Che è stato sommerso da una pioggia di cuori e attestazioni di vicinanza. "Bellissimo gesto, faccio i migliori auguri". E ancora: Siete semplicemente meravigliosi". "Non ci sono parole, solo tanta ammirazione. Questo sì che vuol dire famiglia". "Insegnamento a tante persone".

“Vogliamo lasciare per un attimo da parte la mera politica e parlare di uno degli atti più straordinari di generosità ed altruismo che l’essere umano possa compiere, la donazione di organi", inizia così l’omaggio a questa coppia che è tale nel senso più profondo del termine. "Vogliamo raccontare una storia vera da cui tutti dovremmo prendere esempio, non perché parla di eroi ma perché ci dimostra che in un mondo dove femminicidi e violenze aumentano, l’egoismo e l’arroganza governano sempre più i sentimenti delle persone, in cui l’apparire importa più dell’essere, c’è sempre un faro di speranza. Ci sono persone che sanno prendersi cura l’uno dell’altro ed affrontare le sfide della vita con coraggio e amore", prosegue il Comune. Di qui la "profonda gratitudine per il gesto commovente che Stefania e Stefano hanno compiuto. Sì Stefania, la tua decisione di donare in vita un rene a tuo marito rappresenta un atto di amore che ha toccato profondamente tutti noi. Non solo ha salvato una vita ma anche unito di più la nostra comunità ricordandoci i valori fondamentali su cui si basa il vivere insieme: solidarietà, sacrificio e amore reciproco. Stefano, la tua forza e la tua resilienza sono e devono essere fonte di ispirazione per tutti noi", aggiunge il Comune. Unendosi a Stefano e Stefania "in un ringraziamento speciale a tutto il personale medico della Nefrologia di Careggi che si conferma un’eccellenza nazionale del nostro territorio, a tutte le persone e familiari che hanno dimostrato una vicinanza commovente. Ma soprattutto a Pietro, il loro figlio ed Eva, la sua ragazza, che hanno gestito in modo encomiabile questa delicata questione".

Stefano Milordini, tra l’altro, svolge un ruolo di primo piano nell’Aido della nostra provincia. Il Comune condivide al riguardo le sue parole: "Dal 2011 (data del suo primo trapianto di fegato) è un volontario Aido, l’associazione donatori organi, ed attualmente è, per il secondo mandato, vice presidente vicario della sezione provinciale di Siena. Lo scorso anno, riferisce, su 1604 trapianti di rene 306 sono stati fatti da persona vivente. L’importante è capire – prosegue Stefano – che nel 2023 sono stati eseguiti 4.424 trapianti dove persone hanno avuto salva la vita, altre hanno recuperato la vista e altre ancora sono state salvate dalla ’tortura’ chiamata della dialisi. Il concetto è semplice, spiega Stefano, quando una persona arriva a fine vita i suoi organi non hanno per lui un valore, mentre per chi li riceve sono un dono prezioso e rappresentano la vita. A proposito, per chi non è donatore di organi, può avere chiarimenti scrivendo a [email protected]"