PINO DI BLASIO
Cronaca

"Qualità della vita, i perché del calo. Delusi per startup e per fallimenti"

Il presidente di Confindustria Landi: "Esperti al lavoro per studiare i parametri. Ci sono anche voci positive"

"Qualità della vita, i perché del calo. Delusi per startup e per fallimenti"

"Qualità della vita, i perché del calo. Delusi per startup e per fallimenti"

Fabrizio Landi, presidente di Confindustria Siena, ramo dell’associazione della Toscana sud, continua ad arrovellarsi sul drastico crollo nelle classifiche della qualità della vita della provincia. Precipitata in un anno dal 4° al 30° posto. "Stiamo studiando con vari esperti degli indicatori usati nelle graduatorie - ripete sul palco della sala concerti dell’Accademia Chigiana - le ragioni del perché, dopo ottimi risultati degli anni scorsi, ci sia stato una perdita di posizioni così netta. Come industriali siamo preoccupati del 95° posto in classifica per l’imprenditoria giovanile, prova tangibile che questa non è una terra per giovani imprenditori. E dal posto altrettanto in basso per fallimento delle imprese".

Al presidente Landi, che con Confindustria ha ricementato la splendida intesa con l’Accademia Chigiana, scegliendo Palazzo Chigi per la tradizionale cerimonia degli auguri con gli associati, sfugge l’aspetto reputazionale delle classifiche de Il Sole 24 Ore. Lo stesso che anche il sindaco Nicoletta Fabio, che ha rivelato nell’intervista che pubblichiamo nella pagina a fianco, di aver giudicato quel crollo in graduatoria "come una pugnalata al cuore. Ma poi ho cominciato a cercare le ragioni, invece che affannarmi a individuare colpevoli. E ci saranno consulenti che dovranno darci risposte".

Una la forniamo noi: il ’sentiment’ delle varie province ha un peso preponderante nel mix delle graduatorie. Ed è innegabile che l’anno di riferimento dell’ultima classifica, il 2022, che è quello base per la maggior parte dei 98 indicatori, abbia visto Siena e la sua provincia salire alla ribalta per fattori tutt’altro che positivi. E’ stato l’anno della trattativa con UniCredit per l’acquisizione del Monte dei Paschi, con cronache quotidiane che rivelavano i miliardi chiesti da Andrea Orcel per comprarsi la banca. Un biglietto da visita molto poco gratificante. E’ stato l’anno delle inchieste e delle condanne in primo grado per gli ex vertici di Rocca Salimbeni, con il contorno di commissioni parlamentari e trasmissioni televisive orientate a descrivere una città e una provincia come una terra di intrighi e di scandali. Questo era il ’sentiment’ che ha fatto precipitare tanti parametri.

"Ci sono anche aspetti positivi per l’industria senese - allarga il discorso il presidente Landi - come il progetto Ikigai, finanziato dalla Fondazione Mps, che attrae talenti giovani. Anche in Tls sono entrate due start up dalla California e da Londra. Preferisco non parlare dei bilanci della Fondazione Tls, prima devo chiuderli e parlare con i soci".

Sul Biotecnopolo Landi è in sintonia con il sindaco Fabio. "Abbiamo accumulato mesi di ritardo, speriamo che questo tavolo interministeriale partorisca il nuovo statuto e le regole per investire i soldi stanziati. Le nostre imprese continuano ad avere mercati, anche se Francia e Germania nel secondo semestre dell’anno hanno registrato flessioni importanti. E per Valdichiana e Valdelsa sono segnali che pesano sull’export".

Il messaggio dal palco della Chigiana è però di fiducia: "E’ normale che dopo anni di crescita - conclude Landi - e in un periodo con due guerre, ci sia un rallentamento della crescita. L’inflazione sta calando, così come la propensione al risparmio dei senesi, che può far da propellente ai consumi. E poi c’è il boom del turismo che fa ben sperare".

C’è anche il soft power che sposta la bilancia verso l’ottimismo. "Quest’estate la Chigiana riuscirà a portare a Siena l’Orchestra della Scala. Da decenni non si sposta da Milano, sarà un record riuscito all’Accademia". E poi la lezione dell’artista Davide Dall’Osso, intervistato da Virginia Masoni. Le sue opere, sculture per lo più, sono un inno all’arte dello scarto. "Riusiamo soprattutto plastica - ha confessato Dall’Osso sul palco - così come nel nostro capannone abbiamo voluto dare spazio al Futuro, regalando circa 150 metri quadri alle avventure di giovani. In Italia il 20% di ragazzi tra i 16 e i 25 anni è Neet, non studia, non lavora e non si forma. Abbiamo registrato 30mila nascite in meno in un anno, non possiamo sprecare una generazione".