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Putzu vola su Zaminde Vince anche su Caveau Betti: "L’infortunio? Non ricordo nulla"

Prima uscita ieri per il fantino dopo il grave incidente a Bomarzo. Bello spunto di Reo confesso, sprint di Scompiglio su Circe . .

di Laura Valdesi

SIENA

La cosa più bella dell’ultima giornata di corse a Monticiano è stato (ri)vedere Rocco Betti. Un segno sulla fronte lasciato dallo zoccolo del cavallo che l’ha colpito quando è caduto al palio di Bomarzo, finendo in terapia intensiva. "Otto punti, guariranno. E se ci restano pace", ribatte il fantino venuto ad assistere alle corse. "L’importante è essere qui e non aver avuto conseguenze gravi", rassicura mentre viene abbracciato da dirigenze e amici. "Sono ripartito piano piano, ho montato a passo e trotto per adesso. Cosa mi ricordo di quel momento? Le immagini si fermano al pranzo con la contrada e riprendono in ospedale, al risveglio, oltre una settimana dopo", conclude guardando i cavalli che montava ora spinti da Andrea Coghe e Niccolò Francesconi.

Battaglia dei giovani fantini ieri sotto un sole estivo, prima dei tuoni, per fortuna rimasti lontani. E’ Marco Bitti su Cossita, baio di 5 anni, a dare la prima zampata vincendo la corsa iniziale: subito in testa, riesce a tenere dietro Mattia Chiavassa su Zenios, terzo è Niccolò Francesconi su Zeuri. Anche Mula ci prova con Volpino. Nella seconda batteria al pronti-via è Michel Putzu su Tabacco ad andare davanti ma Nicolò Farnetani sul cavallo di Mario Savelli Bombolone ha la meglio e vince davanti al sauro di 11 anni, terza in rimonta Balzana condotta da Mula. Putzu si rifà subito dopo con Zaminde anche se era stato Andrea Sanna su Cheremule ad uscire forte, seguito da Alessandro Cersosimo su Bryan. Una bella lotta, finché Zaminde ha la meglio, terzo Bitti su Astoriux. "Speriamo che la prendano per la Piazza, che sia venuto il suo momento – commenta a margine il proprietario Renato Gigliotti –, Putzu è un fantino che ci sa fare, mi piace". Nella quarta corsa bellissima la partenza di Reo confesso, spinto da Elias Mannucci, che gira primo. Lo insegue Federico Fabbri su Chiosa vince ma dopo una fiammata entrambi richiamano il cavallo. Mette la freccia allora Andrea Coghe su Trikke che vince, davanti ad Alessio Giannetti su Vento fresco, terzo Lai su Zentiles. La doppietta di Putzu fa esultare a bordo pista la proprietaria di Caveau, grigio di 5 anni. Non si arrende fino all’ultimo metro, attaccato da Mula su Capo Monte Santo, terzo, superato da Gabriele Puligheddu su Brivido sardo. Giannetti esce bene dai canapi nella quinta corsa, che vince di forza con l’esperto Vitzichesu. Da segnalare il ’solito’ spunto a razzo di Scompiglio su Circe che poi rallenta, mentre vola appunto Vitzichesu lasciandosi alle spalle Lai su Elio da Clodia e Mula su Takatursa. Il sipario sul Tamburo cala per il 2023 con il successo di Alessio Bincoletto su Amarcord de Mores che precede Turco su Cuore sauro e Lai su Ungaro de Bonorva.

Fin qui la pista. Ma è stato il bordo (pista) a fornire spunti interessanti. E qualche ’chicca’. Effetto estrazione a sorte, si potrebbe definire. Il capitano della Selva Alessandro Giorgi saluta Scompiglio. Che lo faccia Dario Ricci della Torre invece non stupisce, visto il bel rapporto che c’è. E’ iniziato il corteggiamento, insomma. Stretta di mano di Aldo Nerozzi, capitano del Valdimontone a Carlo Sanna con cui parla però il dirigente del Nicchio Marco Bruni. E ancora: Niccolò Rugani della Tartuca si sofferma con Scompiglio, fantino che ha indossato nell’ultimo Palio il giubbetto della rivale.