
Il testo elaborato dalle parti sociali firmato al ministero del Lavoro promuove le buone pratiche con l’obiettivo di scongiurare infortuni e malattie professionali
Siena, 4 luglio 2025 – "Quando si va sopra i 35 gradi i cantieri all’aperto si fermano. In adeguamento all’ordinanza regionale, anche perché in caso contrario si va incontro a sanzioni. Il settore edile deve adeguarsi al cambiamento climatico, con nuove modalità di lavoro, pur con innegabile danno alla produttività": la posizione è di Giannetto Marchettini, presidente di Ance Siena. Il settore delle costruzioni edili è fra i primi ad essere toccato dall’ordinanza regionale sul ’rischio calore, un’ordinanza di igiene e sanità pubblica scattata il 25 giugno e in validità fino al 31 agosto, per tutelare i lavoratori maggiorente esposti. L’ordinanza vieta "il lavoro in condizioni di esposizione prolungata al sole, dalle 12.30 alle 16, sull’intero territorio regionale nelle aree o zone interessate dallo svolgimento di attività lavorativa nel settore agricolo e florovivaistico, nonché nei cantieri edili all’aperto e nelle cave", nei giorni classificati con livello di rischio stress termico ‘alto’ nella mappa Worklimate.
Dunque i cantieri edili si fermano quando la temperatura va sopra i 35 gradi. "Una situazione ormai frequente - conferma il presidente Marchettini –. Lavoro in questo settore da quaranta anni e l’ordinanza a tutela dei lavoratori c’è da sempre, ma da tre anni a questa parte il problema riguarda l’estate: in passato i cantieri si fermavano d’inverno per il gelo e d’estate per il caldo eccessivo, ma erano 15-20 giorni massimo. Oggi il clima è cambiato: gli inverni sono diventati miti, il gelo non preoccupa, ma d’estate la colonnina di mercurio va molto più spesso oltre i 35 gradi, da giugno a settembre. E si lavora molto meno: lavoriamo la mattina presto, fino alle 12 e dopo le 16 di solito non si torna in cantiere; anche perché temperature troppo alte non consentono nemmeno l’uso di alcuni materiali, come malte e cementi. Può scattare così la cassa integrazone degli operai per maltempo".
Anche l’amministrazione provinciale sta lavorando al ’documento di valutazione del rischio’ in adeguamento all’ordinanza regionale: lo stop del lavoro nelle ore più calde nel caso della Provincia riguarda i cantonieri.
Dopo Sei Toscana ecco un’altra azienda interessata dall’ordinanza: il Gruppo Estra che già dal 2024 ha una serie di misure preventive soprattutto per gli addetti di Centria, società di distribuzione gas e metano. Già dall’anno scorso agli addetti Centria sono forniti di gazebi e ombrelloni per ripararsi nei luoghi di lavoro all’aperto; poi integratori, acqua, cappellini e abbigliamento adeguato. L’operaio ha inoltre un’App a disposizione per segnalare malessere o qulasiasi problema di salute sul lavoro. A breve il Gruppo integrerà queste misure di prevenzione, specificando le ore di stop dal lavoro, quando il rischio calore è eccessivo.
Paola Tomassoni