REDAZIONE SIENA

Protezione civile Esercitazione per affrontare il pericolo terremoto

Si è conclusa la prova di soccorso ’Biccherna 24’ a Siena, organizzata dal coordinamento del volontariato di Protezione civile. Attività di assistenza, coordinamento e ricerca in seguito a una scossa di magnitudo 4.2. Testate nuove procedure e coinvolte varie istituzioni e spazi della città.

Protezione civile Esercitazione per affrontare il pericolo terremoto

Si è conclusa la prova di soccorso ’Biccherna 24’, voluta e organizzata dal coordinamento del volontariato di Protezione civile con sede nel Comune di Siena, che nasce dal ricordo della scossa di terremoto che colpì la città l’8 febbraio dell’anno scorso.

Ieri i volontari senesi di protezione civile hanno messo in campo attività di assistenza alla popolazione, coordinamento, soccorso sanitario, ricerca dispersi, telecomunicazioni, segreteria e recupero dei beni artistici e culturali. Il tutto dopo che una scossa di magnitudo 4.2.

L’esperienza passata, con tanti senesi a dormire in macchina nei vari parcheggi fuori delle mura, è state replicata sperimentando alcune nuove procedure di assistenza e coordinamentoal parcheggio della Mens Sana, il parco Unità d’Italia e il parcheggio della piscina dell’Acqua Calda.

Biccherna 24 è stata anche l’ occasione per testare alcune procedure di attivazione e valutazione del Comune di Siena, che ha messo a disposizione il Centro operativo comunale di Cerchiaia intitolato a Giancarlo Rossetti, e dell’Università degli Studi di Siena, che assieme alla Solidarietà cooperativa sociale ha verificato le modalità di evacuazione del complesso didattico di San Francesco.

Coinvolti anche locali e spazi verdi della basilica di San Bernardino da Siena all’Osservanza. Qui, oltre alla già citata simulazione è stato possibile riprodurre una estesa ricerca dispersi con unità cinofile specificamente addestrate alla ricerca in ambiente boschivo oltre a una missione di orienteering con la ricognizione di un danno in un sedime industriale.

Il nome ’Biccherna 24, si precisa, rimanda volutamente alla famosa tavola che ricorda i terremoti del 1466-67.