ELEONORA ROSI
Cronaca

Protesta nel rettorato. Studenti pro Palestina: “Andiamo avanti”

Confronto acceso tra i manifestanti e Roberto Di Pietra, rettore dell’Università degli studi di Siena

Siena, 21 maggio 2024 – Acceso botta e risposta fra Comitato Palestina Siena e Roberto Di Pietra, rettore dell’Università degli studi di Siena, che si è concesso a un confronto con gli studenti dopo che la protesta dell'acampada si è spostata al rettorato. Questo pomeriggio gli attivisti si sono spostati con una manifestazione dall’ingresso del Polo Mattioli dell’Università, dove da oltre una settimana avevano allestito un’acampada, con tende e striscioni in solidarietà del popolo palestinese, per dirigersi nel cuore dell'Università, e occupare il rettorato. Il rettore Di Pietra si è prestato a un dialogo con gli studenti, che hanno chiesto spiegazioni in merito alle relazioni dell'università con le istituzioni israeliane e con l'industria delle armi, già due volte discusse in Senato Accademico, e sulle misure erogate fin adesso a sostegno della comunità palestinese.

"Faccio riferimento a quello che viene discusso nella Crui, non sono d’accordo quando dite che le università della Crui non abbiano preso posizione dichiarando che c’è un massacro del popolo palestinese compiuto dall’esercito israeliano: in vari comunicati al seguito del Senato accademico lo abbiamo scritto – ha detto il rettore agli studenti -. In merito ai rapporti con le aziende, i documenti sono disponibili in modo trasparente ai membri del Senato. La Leonardo, ad esempio, non fa solo armi, ma anche sistemi di telecomunicazioni, per cui è utile per gli ingegneri fare ricerca”. Il rettore si è fermato a lungo a discutere con gli studenti, ma le due parti non hanno trovato accordi.

La prossima mossa del Comitato sarà presentare domani, 22 maggio, una mozione per la costituzione di un Osservatorio composto da studenti, docenti e personale tecnico-amministrativo, che vigili sulla cooperazione dell'Università con enti e aziende, pubbliche e private, coinvolte nella produzione di armi e tecnologie militari.

Nel frattempo, l’occupazione proseguirà stanotte in rettorato. "Non siamo assolutamente soddisfatti dell’incontro con il rettore, che non ha accettato nessuna delle nostre richieste – ha commentato Samuele Picchianti, attivista del Comitato Palestina Siena e presidente del Consiglio studentesco dell’Università -. Non notiamo nessun passo avanti dell’Università né sul piano del boicottaggio accademico né sulla concretezza delle misure a sostegno del popolo palestinese. Molti Atenei in Italia stanno facendo dei passi avanti, noi lo abbiamo chiesto all’Università di Siena e abbiamo trovato un muro, delle parole che sicuramente non sono soddisfacenti: non c’è una condanna piena di quello che sta succedendo nella Striscia di Gaza, non c’è nessun tipo di boicottaggio nei confronti delle istituzioni israeliane che sono in un certo modo, anche loro, complici di quello che sta succedendo. Noi andiamo avanti”.