Prima, i bandi per l’agrifood da 60 milioni

Presentato a Roma il rapporto sui primi cinque anni del programma PRIMA, che ha erogato oltre 60 milioni di euro. La ricerca italiana nel settore agroalimentare e delle risorse idriche ha ottenuto ottimi risultati, con 159 progetti coordinati da 332 unità di ricerca.

Presentato a Roma, al Dipartimento di Biologia Ambientale dell’Università La Sapienza, il rapporto sui primi cinque anni (2018-22) del programma PRIMA e illustrate le tematiche dei bandi 2024 che erogheranno oltre 60 milioni di euro. Organizzato dal Ministero Università e Ricerca e dal Segretariato Italiano di PRIMA, l’evento è stato aperto dal messaggio di Anna Maria Bernini, Ministro dell’Università letto da Angelo Riccaboni, Presidente Fondazione PRIMA.

Sono poi intervenuti Antonella Polimeni, Rettrice Università La Sapienza, Paolo Borchia, Rapporteur del Dossier PRIMA al Parlamento Europeo, Maria Cristina Russo, Direttrice cooperazione internazionale DG ricerca e innovazione, Commissione Europea, Maria Chiara Carrozza, Presidente CNR. Il professor Riccaboni ha presentato il rapporto e gli ottimi risultati conseguiti dalla ricerca italiana nel settore agroalimentare e delle risorse idriche mostrando i numeri che attestano leadership e competitività per entità dei finanziamenti, guida dei progetti e unità di ricerca coinvolte. I ricercatori italiani sono presenti in ben 159 progetti su 202, coordinandone 70, attraverso l’impegno di 332 unità di ricerca su 1914. Dei 286 milioni di euro finora erogati, 65 sono andati a beneficio di ricercatori e innovatori del nostro Paese.