Presa la banda dell’Audi grigia. Tre in cella per i furti nelle case fra Sant’Andrea e Sovicille

I colpi erano stati compiuti nel mese di gennaio dai tre albanesi fermati dai carabinieri. Trovati gioielli che adesso dovranno essere riconosciuti e restituiti alle famiglie.

Presa la banda dell’Audi grigia. Tre in cella per i furti nelle case fra Sant’Andrea e Sovicille

Presa la banda dell’Audi grigia. Tre in cella per i furti nelle case fra Sant’Andrea e Sovicille

di Laura Valdesi

SIENA

Dormivano quando i carabinieri sono entrati in azione. I tre albanesi non immaginavano di essere stati osservati e pedinati per l’ondata di furti fra le province di Siena e di Firenze di cui secondo la procura si sarebbero resi responsabili dall’inizio del 2024. Il blitz del Nucleo operativo della compagnia di Firenze il 31 gennaio in un appartamento nella zona di Legnaia, a Firenze. Questa, secondo gli accertamenti svolti, era probabilmente la base operativa da cui partivano per rubare. I tre, di età fra 25 e 30 anni, senza fissa dimora, sono stati fermati dai carabinieri. Provvedimento poi convalidato dal giudice per cui ora sono in cella a Sollicciano.

L’allarme furti è stato alto anche nella nostra provincia. Ma la ’miccia’ che ha acceso l’attenzione degli investigatori risulta la denuncia di un colpo avvenuto a Greve in Chianti agli inizi di gennaio. L’inchiesta svolta ha consentito di collegare i presunti autori di questo furto a tante altre ’visite’ nelle abitazioni. Undici in tutto, tre delle quali andate a segno a Sant’Andrea a Montecchio nelle prime due settimane di gennaio, altri quattro a Sovicille di cui tre riusciti ed uno solo tentato.

Il modus operandi era semplice. Sceglievano preferibilmente zone isolate. Che raggiungevano in auto, fra queste un’Audi di colore grigio. Si guardavano bene dal comunicare con i cellulari, più facilmente intercettabili. Utilizzavano le ricetrasmittenti con cui il ’palo’ avvisava se arrivano pattuglie delle forze dell’ordine. Per entrare nelle case non avevano pietà, devastando i locali usando martelli, smerigliatrici, piedi di porco e scalpelli. I ruoli? Interscambiabili, sono accusati a vario titolo infatti degli undici furti per cui sono finiti a Sollicciano. Dalle abitazioni avrebbero portato via orologi, fedi, gemelli, orecchini, persino federe e somme in contanti, queste ultime praticamente impossibili da recuperare. Durante la perquisizione dell’appartamento a Legnaia ma anche dei veicoli usati – due vetture delle quali una di grossa cilindrata per fuggire rapidamente – è stata trovata gran parte della refurtiva relativa ai colpi del 30 gennaio a Greve in Chianti e San Casciano Val di Pesa, nel Fiorentino. Soprattutto ori e pietre preziose che verranno restituiti appena ci sarà il decreto di dissequestro. Nella casa anche arnesi da scasso. Solo uno dei fermati era ’pulito’, senza precedenti di polizia o penali.