Chiara Quattrini di Montepulciano è tra i migliori neolaureati d’Italia in Sciene Politiche Internazionali, ha ricevuto il «Premio America Giovani» promosso dalla Fondazione Italiana Usa
Il sorriso è brillante e non potrebbe essere altrimenti considerato che è nel cuore dell’età più bella ma anche per le soddisfazioni che stanno arrivando per merito suo grazie a studio, passione, voglia di crescere e allargare gli orizzonti. Chiara Quattrini, di Montepulciano Stazione, 23 anni ancora da compiere, è stata inserita tra i mille talenti italiani con un percorso universitario di eccellenza ricevendo il "Premio America Giovani", prestigioso riconoscimento promosso dalla Fondazione Italiana Usa. Per Chiara c’è anche una borsa di studio a copertura totale per il master online della Fondazione Italia Usa in "Leadership per le relazioni internazionali e il made in Italy". La cerimonia, con pergamena di premiazione, si è tenuta a Roma alla Camera dei Deputati. Niente male per una giovane con tanti sogni, una sacrosanta ambizione di realizzarli, ma anche piedi per terra e umiltà. "Ho ricevuto la notizia del premio tramite mail – spiega Chiara Quattrini – sono stata scelta tra i migliori neolaureati d’Italia e mi ha fatto piacere. Già mi sto dedicando al master e poi proseguirò con la Magistrale". Chiara si è laureata in Scienze Politiche Internazionali, con 110 e lode, all’Università Lumsa a Roma ad ottobre 2024. Un talento cresciuto a Montepulciano (dove si è diplomata al Liceo Linguistico con il massimo dei voti), luogo a cui è particolarmente affezionata. "Sogno di rappresentare il mio Paese all’estero a livello diplomatico. Sono contenta delle mie scelte, dovrò ancora studiare molto ma sono pronta", ci dice Chiara che parla molto bene l’inglese, il francese e lo spagnolo e già si sta dedicando a scoprire il cinese. La famiglia di Chiara è molto conosciuta ed apprezzata: il babbo, Marco Quattrini, è un grande uomo di sport, il suo curriculum è pieno di successi, da head coach della Nazionale di pentathlon moderno della Gran Bretagna ha guidato i suoi atleti alla conquista di due ori olimpici. Un bell’esempio.
Luca Stefanucci