REDAZIONE SIENA

Pedopornografia, dj arrestato mentre si esibisce

L’uomo era ricercato per fatti commessi nel 2014, avrebbe dovuto essere a scontare una pena di due anni e mezzo. Invece era in un locale

Avrebbe dovuto essere agli arresti domiciliari a scontare una pena di due anni e mezzo di reclusione arrivata con una condanna per atti sessuali con minorenne e detenzione di materiale pedopornografico emessa dal tribunale di Pisa nel 2018. Invece lui, un imprenditore 70enne originario della provincia di Pisa, nella notte tra venerdì e sabato era a esibirsi come dj in un locale notturno del Senese. È li che gli agenti della sezione Catturandi della squadra Mobile di Pisa lo hanno pizzicato. Dopo esser stato identificato l’uomo è stato portato in Questura a Siena per la notifica del provvedimento, dopodiché per lui si sono aperte le porte del carcere di Santo Spirito.

Soltanto nel 2018 il 70enne aveva ricevuto la condanna inflitta dal tribunale di Pisa riunito in composizione collegiale, per fatti commessi tra Ponsacco e Casciana Terme nella primavera del 2014 per i quali all’epoca la Procura, aveva chiesto una pena di oltre sei anni. Tutto era iniziato con la denuncia di una coppia di amici dell’uomo che lo accusavano, proprio durante una delle serate musicali, di aver palpato nella parti intime la loro figlia di 10 anni.

Sarebbe stato quello il culmine di una strana confidenza, che la piccola aveva raccontato al nonno, fatta di messaggini ’sospetti’, contatti telefonici insoliti con il 70enne. La testimonianza della bambina era stata acquisita grazie all’incidente probatorio ed era stata giudicata lucida e credibile. Durante il processo sono sfilati molti testimoni, incluse le maestre. Furono loro le prime a cui si accese un campanello d’allarme quando la piccola girò a scuola un video dove ballava in canottiera e slip. Un video risalente proprio a giorni successivi ai contatti con l’uomo. Il 70enne da parte sua aveva sempre respinto ogni addebito sstenendo di non aver mai fatto nessun gioco con la piccola.

Ieri il 70enne ha comunque ricevuto la visita degli agenti della Mobile di Pisa che lo hanno trasferito momentaneamente nel carcere di Siena. Adesso, per lui, non è da escludersi un aggravamento della pena legato alla sua condotta e all’evasione.