Pay Care scende in piazza "Lavoratori in ostaggio"

Dipendenti e sindacati manifestano contro l’azienda che non rispetta le intese "Per l’accordo sulle uscite appuntamento al tavolo regionale il 19 maggio".

Pay Care scende in piazza  "Lavoratori in ostaggio"

Pay Care scende in piazza "Lavoratori in ostaggio"

di Cristina Belvedere

Sindacati e lavoratori di Pay Care in piazza Tolomei per chiedere un futuro. Questo il senso del presidio organizzato ieri mattina in contemporanea allo sciopero dei dipendenti del sito di Monteriggioni, dove da mesi è in atto una vertenza dovuta alla crisi delle commesse. Una cinquantina i posti di lavoro a rischio. "Abbiamo ottenuto la riapertura del tavolo regionale con il delegato del presidente Giani, Valerio Fabiani – hanno annunciato il segretario della Fim Cisl Giuseppe Cesarano e il collega della Fiom Cgil Massimo Onori –. L’appuntamento è per il 19 maggio. Intendiamo chiedere il rispetto dell’accordo quadro firmato con l’azienda, che sta tenendo in ’ostaggio’ i lavoratori, non rispettando l’intesa sulle uscite incentivate". E ancora: "Chiederemo inoltre che la Regione si impegni affinché altri soggetti industriali procedano a riassumere i lavoratori del sito di Monteriggioni".

A portare solidarietà ai manifestanti sono venuti ieri i candidati sindaco Fabio Pacciani, Nicoletta Fabio ed Emanuele Montomoli, che in prima persona ha proceduto ad assumere in VisMederi uno dei dipendenti di Pay Care. "Dall’iniziativa organizzata proprio da Montomoli con le categorie economiche nelle settimane passate – sottolineano i sindacati – si sono create aperture per altri 3 o 4 profili professionali, ma il blocco alle uscite incentivate con consente la loro riassunzione".

Nei giorni scorsi Pay Care aveva infatti comunicato alle organizzazioni sindacali che "le mutate ragioni organizzative e la necessità di dare sostenibilità economica agli interventi aziendali non rendono possibile incentivare la soluzione dell’esubero collettivo attraverso la somma di disgiunti interventi individuali, anche per gestire e conciliare la ratio delle previsioni contenute nell’accordo quadro e pertanto dal primo aprile e fino a nuova comunicazione non si procederà alle uscite incentivate". In sostanza tutte le condizioni dell’accordo sottoscritto il 20 ottobre 2022 (che prevedevano l’erogazione di incentivi individuali per la risoluzione del rapporto di lavoro sulla base della non opposizione al licenziamento) sono state sospese.

Ora non resta che attendere gli sviluppi del tavolo regionale: "L’idea è che per la durata dell’incontro a Firenze i lavoratori di Pay Care si fermino – annunciano i sindacati – per dare un segnale di unità all’azienda".