REDAZIONE SIENA

Pardo, la diretta più complicata da raccontare

Il telecronista de La7 ha puntato sull’aiuto di Mazzini "Dovrebbe essere Drago"

Non è semplice giudicare la telecronaca di una Carriera come quella di ieri. Un Palio senza precedenti nella storia, con solo sei Contrade che si presentano al canape nel momento dell’ultima mossa, quella valida. La7, all’esordio nella diretta tv della Festa senese, ha sicuramente fatto un lavoro importante, soprattutto se consideriamo le tempistiche relativamente brevi per mettere in piedi una trasmissione che non si limitasse al semplice racconto della corsa. Avvicinarsi al Palio, far capire la sua essenza non è mestiere scontato. Pierluigi Pardo, telecronista scelto dall’emittente, ha studiato, e si sente, tralasciando qualche imperfezione. Come quando fatica ad accorgersi della prima mossa falsa, o quando arriva la busta e parla di ‘ordine selezionato’. Errori comprensibili per chi non è nato sulle lastre o non ha mai vissuto da vicino Siena. L’intelligenza però, e qui Pardo dimostra di essere serio professionista, sta nell’umiltà: ed è proprio il suo continuo dialogo con Giovanni Mazzini, storico commentatore del Palio, che lo affianca, le sue domande, l’umiltà nel lasciare spazio al compagno di viaggio, a rendere la telecronaca più interessante, più senese.

Poi la mossa è valida, e la cronaca si accende: parte lenta, quasi a sintomo di una stanchezza, per poi crescere di tono, incalzando. Sicuramente poco paliesca, più ‘sportiva’. Ma ci sarà tempo per lavorare e migliorare da qui al 16 agosto. Il climax è in crescendo, poi il mortaretto, e Pardo urla: ‘dovrebbe essere Drago!’

Andrea Talanti