
Ieri la Giornata mondiale per l’eliminazione del carcinoma della cervice uterina, l’occasione per sensibilizzare la popolazione sulla necessità della prevenzione e l’importanza di vaccinarsi contro il Papillomavirus (HPV), responsabile di infezioni che possono trasformarsi in forme tumorali al collo dell’utero. E l’Asl Sud Est per l’occasione ha aderito all’iniziativa di prevenzione della Regione, annunciando un open day di vaccinazione il 25 novembre.
Il 24 novembre i pediatri e i medici offriranno la vaccinazione nei loro ambulatori, mentre il 25 novembre saranno i Centri vaccinali Asl a somministrare la vaccinazione, senza prenotazione. La vaccinazione è raccomandata per i ragazzi da 11 a 18 anni, per le ragazze da 11 ai 26 anni e per i soggetti a rischio; oltre questa età è necessario pagare il ticket. Nella provincia i Centri vaccinali a disposizione per l’open day – dalle 12 alle 18 - sono quello del Ruffolo a Siena, l’ambulatorio vaccinazioni di Nottola a Montepulciano e il Dipartimento della prevenzione in via di Salceto a Poggibonsi.
L’infezione da Hpv è la più comune delle infezioni a trasmissione sessuale ed è causa del tumore al collo dell’utero, nelle femmine e nei maschi, di lesioni delle mucose genitali e pre-cancerose. "La vaccinazione è consigliata dagli 11 anni, perché la risposta immunitaria è maggiore – sottolinea la dottoressa Emma Ceriale, responsabile Unità funzionale Igiene pubblica –. Gli effetti collaterali, qualche linea di febbre, sono modesti".
La vaccinazione è su invito diretto tramite lettera della Asl o su richiesta dei genitori all’Asl o al pediatra o al medico di famiglia. Ma il vaccino non sostituisce lo screening periodico per il tumore del collo dell’utero (Pap Test e HPV-DNA): protegge dalle lesioni maligne e benigne e deve essere integrato con programmi di diagnosi.
In Toscana, i programmi di screening invitano le donne, tramite lettera, a effettuare il Pap test: per le donne tra 25 e 33 anni il test deve essere ripetuto ogni 3 anni, ogni 5 tra 34 e 64 anni. Le donne con pap test o test HPV positivo da almeno un anno riceveranno l’invito a sottoporsi a colposcopia, grazie alla quale il ginecologo potrà osservare il collo dell’utero, identificare la lesione ed effettuare una biopsia mirata e decidere se programmare l’asportazione completa della lesione.
Paola Tomassoni