LAURA VALDESI
Cronaca

Le priorità del Magistrato: "Attesa per il decreto. Vicende giudiziarie, la nostra riflessione"

Il rettore Squarci, appena confermato, esclude a breve il rinnovo dei costumi: "Rapporto con la città, certe insofferenze espresse dovrebbero essere limitate"

Foto di gruppo

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Siena, 20 marzo 2024 – Rettore del Magistrato Emanuele Squarci, è stato confermato nel ruolo. Cosa cambia rispetto alla prima elezione?

"La volta scorsa ero onorato e orgoglioso, adesso il sentimento è identico. Un motivo di soddisfazione che sia stata ribadita la fiducia da parte dei priori a me e all’intera deputazione con cui ho lavorato in assoluta armonia. Direi che all’interno dell’intero Magistrato c’è stato un clima molto buono".

Cosa ha detto poi ai colleghi?

"Li ho ringraziati e con essi la commissione elettorale. Un grazie inoltre a Carlo Piperno e agli altri tre componenti della deputazione, Benedetta Mocenni, Alessandro Mariotti e Marco Grandi, per la disponibilità".

Costumi del Palio: ipotesi rinnovo tramontata?

"Nel breve periodo sicuramente. La situazione è da approfondire perché, come ho già detto, alcune Contrade hanno accantonato fondi i quali, uniti alla generosità della Fondazione Mps e a quanto il Magistrato stesso mette da parte, potrebbero consentire loro di cominciare a muoversi. Altre avrebbero invece delle difficoltà. Inoltre ci sono punti di vista diversi sull’intervento. Poi c’è il Comune , i figuranti sono moltissimi. Dunque un costo elevato da sostenere".

Il Cda del Consorzio per il momento non cambia.

"In base allo statuto possono rimanere nell’attuale composizione. Bisognerà vedere se i priori che non sono più tali vorranno restare. Prima l’approvazione del bilancio".

Le priorità per il Magistrato?

"L’attesa per il dpcm sarà destinato a mettere a regime la materia regolata dall’ordinanza Martini. Auspichiamo che il provvedimento arrivi con contenuti per noi non punitivi, siamo consapevoli delle cose buone e positive fatte sul tema della salvaguardia della salute degli equidi. Poi abbiamo da prendere in esame il fatto che sono cambiate alcune figure di riferimento per la Festa, il primo marzo è andato in pensione il comandante della Municipale, a maggio arriva il nuovo questore. Un’altra cosa a cui stiamo attenti e che ci preoccupa è la ripresa della vicenda giudiziaria che coinvolge un forte numero di contradaioli. Sulla questione il Magistrato sta riflettendo e ha intenzione di intervenire con una nota in tempi relativamente brevi".

L’iter per far dichiarare il Pali o patrimonio culturale nazionale?

"La soprintendenza ha fatto ad ogni Contrada la notifica, sta decorrendo il termine dei 120 giorni. Per la dichiarazione finale della commissione regionale si va a luglio".

Buoni i rapporti con il Comune?

"Sì, come mi auguro siano con la città intera. Teniamo tutti ben presente che Siena senza le Contrade non sarebbe la stessa. Pensiamoci anche quando possono creare qualche fastidio o essere talvolta rumorose, quando magari impediscono il passaggio in una strada. Bisogna sempre vedere le due facce della medaglia. Il buono delle Contrade è grandemente superiore ai disagi che a volte possono provocare. Certe insofferenze espresse dovrebbero essere limitate".

I giovani come ’stanno’?

"Parlo dei miei, sono soddisfatto del loro modo di comportarsi, di come osservano le imposizioni della dirigenza e si rapportano con le altre fasce generazionali. Il problema vero è che se ne devono andare da Siena per trovare lavoro con possibilità di rientro pari a zero o quasi".

Il prossimo 8 aprile si celebra il Capodanno senese con la lectio di Franco Vaccari, fondatore e presidente di ’Rondine cittadella della pace’, indicato dall’Arcidiocesi.