Anche le favole più belle finiscono ma l’amore, quello vero, resta per sempre. E Massimo Bolici, per la sua contrada, la Stazione, la più vasta del paese, ha dato veramente tutto, ci ha messo energia, tanto tempo e, soprattutto, il cuore. Dopo 37 anni di presidenza, Bolici lascia la carica più alta dell’associazione dai colori bianco, rosso e blu. Non è una notizia con un interesse dai confini limitati a quelli della contrada, perché a Torrita Massimo lo conoscono davvero tutti e la Stazione è una realtà importante. Si chiude di fatto un’era. Fondata da don Giovanni, lo storico parroco che non è mai uscito dal cuore di Torrita, Bolici ha iniziato a frequentare la Stazione sin da giovanissimo e, dopo esserne diventato presidente, l’ha fatta crescere considerevolmente, fedele proprio agli insegnamenti genuini di don Giovanni. Personalità forte ma anche con una sensibilità non da tutti, Bolici ha lasciato il segno. "L’esperienza più bella della mia vita", con queste parole ha riassunto, martedì sera, davanti ai propri contradaioli il periodo vissuto nella sua Stazione, ricordando chi lo ha accompagnato in un percorso entusiasmante, tra vittorie al Palio dei Somari (è il presidente con più successi insieme ad Enrico Buracchi) e idee, riunioni, cene trionfali, condivisione, notti in bianco, voglia di migliorarsi sempre. E nel teatrino parrocchiale, dove si è scritta la storia della contrada, ci sono state lacrime trattenute con fatica, parole che faticavano ad uscire ma anche un applauso che non finiva più, il personale grazie dei contradaioli al proprio grande "condottiero". E poi un ideale passaggio di testimone, perché, dopo le dimissioni, la guida della contrada è passata al vicepresidente Riccardo Rossi fino alle nuove elezioni dove proprio Rossi si candiderà alla presidenza. Un ragazzo nato in contrada con una passione inesauribile per questi colori, il nome giusto. Bolici è anche un uomo di Palio, il suo attaccamento e il contributo dato alla festa più importante di Torrita è noto. Tra non molto si conoscerà il nuovo presidente dell’associazione Sagra San Giuseppe, il "motore" della festa insieme alle contrade, e lui potrebbe diventare la prossima guida. La Stazione gli ha dedicato un post speciale: "Grazie per la pazienza avuta, per i consigli dati, per la guida che sei stato ma soprattutto per la passione che hai trasmesso a tutti noi. La nostra contrada senza te come presidente non sarà più la stessa ma siamo sicuri che ogni tua scelta è stata fatta per il bene nostro e della festa".
Luca Stefanucci