
E’ ancora aperto l’avviso pubblico per la concessione del Palazzone, situato in via Matteotti a Colle
È ancora aperto l’avviso pubblico per la concessione del Palazzone, situato in via Matteotti, a Colle. La decisione è stata presa dal Comune il 21 maggio di quest’anno, con l’obiettivo di valorizzare l’edificio di proprietà pubblica tramite progetti innovativi e di alta formazione. L’amministrazione ha infatti manifestato la volontà di destinare l’edificio a iniziative legate alla ricerca, allo sviluppo, alla sostenibilità e alla collaborazione con le imprese locali. Come è sempre stato, ma cambiano le modalità di concessione.
"La concessione avrà una durata di 10 anni, con un canone annuo base fissato in 42mila euro – spiegano dal Comune –. È inoltre previsto un investimento minimo obbligatorio pari a 300mila euro. La superficie complessiva dell’edificio è di circa 3.496 metri quadrati. Il progetto dovrà rispondere a finalità prioritarie quali la formazione, la sperimentazione tecnologica, il supporto a start-up, la permanenza degli attuali occupanti e l’efficientamento energetico".
"Chi intende partecipare alla procedura dovrà presentare una proposta progettuale che includa una descrizione dettagliata dell’utilizzo degli spazi, un piano economico-gestionale sostenibile e una relazione sulle attività previste – continua il Comune –. È prevista inoltre la possibilità di scomputare parzialmente il canone, nei limiti stabiliti, in relazione ai lavori effettuati sull’immobile". Inizialmente, il termine per la presentazione delle domande era fissato alle 12 del 7 agosto. Ma l’amministrazione ha deciso di prorogare la scadenza al 30 settembre "per favorire una maggiore partecipazione e consentire lo sviluppo di progetti di alta qualità". "Si passa da comodato d’uso gratuito a una gestione in affitto – ha spiegato il sindaco di Colle, Piero Pii –. Credo che le modalità precedenti abbiano portato a una mancanza di manutenzione ordinaria e straordinaria. Di conseguenza abbiamo previsto questa nuova modalità". Il primo cittadino ha infine chiarito che l’intenzione non è quella di escludere alcun soggetto: "È stata fatta una valutazione e i tecnici hanno chiarito che serviranno almeno 300mila euro per le manutenzioni. Per consentire dei progetti di alta qualità abbiamo previsto anche una proroga".
Lodovico Andreucci