
Colpo di scena nella disputa sui beni spariti dai noti Palazzi Lemmi-Cospi Billò, nella splendida cornice di San Quirico D’Orcia. L’attore croato Stanko Brnjac, in arte Molnar, già chiamato a rispondere dei reati di appropriazione indebita o truffa contrattuale, relativamente ai beni mobili al tempo presenti nei palazzi – foto di famiglia, argenti, arredi d’epoca, libri, nonché suppellettili, appartenenti alla storica famiglia Menesini e Lemmi di Montegabbione – potrebbe rischiare adesso un altro processo. Questa volta per calunnia. L’attore, infatti, subito dopo la prima udienza del primo procedimento, aveva depositato una denuncia-querela contro Alberto Brunelli, sostenendo che quest’ultimo avesse inventato uno dei tre documenti allegati al preliminare di vendita, sottoscritto a suo tempo. Si tratterebbe del testo più importante che indicava, con precisione, i beni che l’attore avrebbe potuto trattenere al momento della sua uscita dai palazzi e niente altro di più. Quel documento, invece, sarebbe stato redatto tra il Brnjac e l’erede dei Lemmi prima della firma del preliminare di vendita e, soprattutto, alla presenza di un testimone che avrebbe fotografato tutti i momenti e la firma del relativo documento. Ciò nonostante, il Brnjac, un anno dopo dalla querela presentata nei suoi confronti dal Brunelli, e a dibattimento oramai già iniziato a seguito di imputazione coatta, ha presentato denuncia contro Brunelli, tentando di mostrare come quel documento fosse falso. Proprio il 30 settembre scorso, il giudice per le indagini preliminari Alessandro Buccino Grimaldi ha respinto tale denuncia, archiviando definitivamente l’ipotesi di calunnia verso Alberto Brunelli. Nel testo dell’archiviazione si legge, infatti "dell’indubitabile e sicura presenza di seri e concreti elementi idonei a far nascere nel Brunelli Alberto all’epoca dei fatti in causa un fondato sospetto in merito alla consumazione ai propri danni ad opera del Brnjac dei reati… oggetto della denuncia querela sporta dal Brunelli Alberto… tanto è vero che il gip del tribunale di Siena... emetteva ordinanza con la quale disponeva imputazione coatta del Brnjac".
Relativamente al processo in corso davanti al giudice Chiara Minerva, la prossima udienza si svolgerà a dicembre quando saranno sentiti i testi della difesa, il notaio Curzel e il dottor Falco, quest’ultimo presente il giorno dell’inventario documentato con relative fotografie. E’ già stato ascoltato Alberto Brunelli, parte civile, assistito dall’avvocato Carla Iavarone, insieme al professor David Brunelli e all’avvocato Alessandro Scarongella.