
"La soddisfazione più grande è vedere i lucciconi agli occhi di mia mamma quando entra in negozio. E pensare che anche ‘babbo’ da lassù vede che quello che ha fatto non è stato invano, che noi con il tutto nostro cuore lo portiamo avanti". Entrare alla Foto Ottica Moderna, in via delle Terme-piazza Indipendenza, è come tuffarsi nel passato: il tempo si è fermato al febbraio ‘62, quando Sergio Fanetti, decise di aprire l’attività, lasciando la professione di imprenditore edile per scommettere con la vita. Vincendo: oggi il negozio è gestito dal figlio Andrea e dai nipoti Alessandro e Lorenzo, tre generazioni che hanno resistito ai cambiamenti e alle difficoltà incontrate in sessant’anni.
Sessanta candeline, su cui la famiglia Fanetti soffierà tra poco: un orgoglio. "Ho deciso di non cambiare niente, da allora, la porta, i vetri, l’insegna, sono gli stessi - spiega Andrea Fanetti -. Io ho iniziato nel ’75, anche se in terza media facevo più che altro perdere tempo a babbo. Nel ’78 ho preso a lavorare regolarmente, non per costrizione, ma per scelta. La prima fotografia l’ho scattata a sei anni, con la mitica Comet Benicni. Questo negozio è tutta la mia vita, ci sono cresciuto, invecchiato. Ci sono dentro tutti i ricordi della mia gioventù, gli anni più belli. Qua mi sento a casa".
Anche perché i suoi due figli hanno deciso di seguirne le orme e si alternano ‘a bottega’: Alessandro, il maggiore, è laureato in Scienze delle Relazioni internazionali, ha appena scritto un libro, è un analista di geo politica e relazioni internazionali; Lorenzo il più piccolo è calciatore, gioca in serie D nella Sangiovannese e si allena cinque volte a settimana.
"Sono orgoglioso di aver inculcato in loro la mia passione - ammette babbo Andrea -. Devono tenersi aggiornati, perché la professione è cambiata: se già non era facile aprire un negozio di questo tipo nel ’62, negli anni il turismo è molto diminuito: con il digitale la vendita è diventata molto più occasionale, quando compri una scheda e una batteria carica, non hai bisogno di servizi da parte nostra. In più è sempre più marcata la vendita on-line, sulla quale anche noi dobbiamo puntare, soprattutto adesso: il Covid ha allontanato le persone, non c’è più contatto umano".
"Per fare un esempio - aggiunge Fanetti -, negli anni passati, per il Palio, la mattina dopo la prova generale vendevamo 1150, 2000, 3000 rotolini, la giornata era fatta. Oggi, al di là degli annullamenti delle Carriere, una macchina fa 5000 fotografie, la vendita è diventata molto più rara. Per questo dobbiamo essere aperti a una clientela internazionale, non solo locale. Dobbiamo allargare gli orizzonti, minimo all’Italia, ma meglio se verso l’estero per ampliare la clientela in maniera esponenziale". E sì che di orizzonti, Andrea Fanetti, ne ha fotografati tanti: in parallelo all’attività in negozio organizza corsi e viaggi fotografici; tra poco partirà per la Norvegia per immortalare l’Aurora boreale. "Uno spettacolo che consiglio a tutti - chiude -. Ho visitato più di 175 paesi, dalla Namibia alla Mongolia, dall’Uzbekistan alla Cina. Ma a me piace particolarmente l’Africa, perché è vera, si vede la vita per quella che è realmente".
Angela Gorellini