Ospiti maltrattati dentro la Rsa Tre saranno ascoltati dal giudice

L’incidente probatorio questa settimana davanti al gup che ha accolto la richiesta del pm Benetti. Due le parti civili, oltre una decina quelle offese. Nei guai un operatore socio assistenziale di 40 anni.

di Laura Valdesi

SIENA

Presunti maltrattamenti nella Rsa di Monteroni d’Arbia, in tribunale avverrà questa settimana un passaggio delicato. Perché il pm Silvia Benetti che coordina l’inchiesta ha chiesto ed ottenuto dal gup Ilaria Cornetti di ascoltare in incidente probatorio tre ospiti della residenza che sono in grado di riferire i comportamenti tenuti dall’operatore socio-assistenziale finito nei guai appunto per maltrattamenti. Si svolgerà a porte chiuse e, probabilmente, vista anche la fragilità delle persone, richiederà diverso tempo per consentire loro di riferire in maniera tranquilla e corretta il proprio vissuto rispondendo alle domande del giudice.

Violenza fisica e verbale quella che l’uomo, un 40enne difeso dall’avvocato Giuseppe Moroni di Torrita, avrebbe usato nei confronti di alcune persone che erano ricoverate nella struttura. Finché nel settembre 2021 non era venuta fuori una segnalazione dall’interno della Rsa sul modo di comportarsi poco adeguato del collega con chi aveva necessità di assistenza oppure con quanti non eseguivano alla lettera i suoi ordini. Aveva messo le mani addosso a qualcuno degli ospiti, tirando loro uno scappellotto. Un modo per tenerli sottomessi e farli sentire ancora più fragili e in difficoltà di quanto alcuni non fossero già. I carabinieri della compagnia di Siena avevano documentato cosa accadeva dentro la residenza con l’aiuto di telecamere che hanno ripreso l’uomo in varie situazioni. Numerosi gli episodi violenti emersi già dal marzo 2021, dunque ancora in piena pandemia. Quando invece serviva affetto e comprensione per chi doveva restare per forza lontano dai suoi cari per prevenire il contagio Covid.

Tuttora l’operatore non può avvicinarsi alle persone offese – sono oltre una decina –, né deve mettere piede nella struttura. Tutte le accuse sono state condensate in una fascicolo particolarmente voluminoso e ricco di dettagli delicati. Solo due le persone che si sono costituite parte civile attraverso gli avvocati Cecilia Bartalini e Angela Di Bitonto. Il difensore del 40enne non ha avanzato ad ora alcuna richiesta di rito alternativo, l’udienza preliminare dunque prosegue secondo l’iter consueto. In attesa appunto dell’incidente probatorio che si svolgerà questa settimana.