
Nuove Rsa Ferretti lancia il monito "Terza Età, il nostro piano è diverso"
SIENA
"A Siena c’è carenza di posti letto per cure intermedie e per la riabilitazione, mancano strutture abitative destinate agli anziani dove ognuno ha il proprio appartamento ma in un contesto dove sono garantite l’assistenza medica ed infermieristica". È il commento della candidata sindaca del centrosinistra Anna Ferretti che punta il dito sull’assenza di spazi e servizi in città e annuncia, in caso di vittoria, la riattivazione della Consulta degli anziani e una stretta consultazione delle richieste evase per l’accesso alle Rsa: in pratica una sburocratizzazione dell’assistenza.
Poi una stoccata sul recente annuncio della giunta De Mossi sul via libera al procedimento di variante per la realizzazione di due Rsa per 160 posti letto complessivi, delle quali di una da 120 e l’altra da 40 riservati a pazienti in condizioni neurovegetative San Miniato. "Individuare spazi per rispondere a queste necessità sarà uno dei compiti della nuova amministrazione – spiega – ma il problema non potrà essere risolto con la costruzione di nuovi fabbricati da 120 posti letto, che interessano solo a chi vuole fare business, consumando suolo non destinato all’urbanizzazione". Per Ferretti, la prossima amministrazione dovrà rivedere il modello sociale e di assistenza per proporre una città a misura di tutti.
"Promuovere la qualità della vita degli anziani – dice – è il mio obiettivo ed è anche quello del Centrosinistra che rappresenterò. Serve una nuova politica per la Terza età che consenta una vita dignitosa a chi è autosufficiente e assistenza a chi invece non può più provvedere a se stesso. Le famiglie non possono essere le uniche a gestire i problemi dei familiari anziani, per non parlare delle persone sole che non hanno aiuti, per questo la Società della salute dovrà essere sempre più un punto di riferimento soprattutto nel momento drammatico del bisogno, in cui vanno garantite risposte veloci ai cittadini". E sempre sull’ipotesi Rsa private a San Miniato aggiunge: "Rivalutiamo invece l’esistente, dando seguito, se si riscontra la necessità, alla proposta già avanzata alla Società della salute di trasformare circa 100 posti da autosufficienti a non autosufficienti nelle Rsa di Siena, un cambiamento che non obbliga a fare nuove edificazioni con consumo inutile di suolo pubblico".