Forse definirla “desertificazione commerciale” può sembrare eccessivo. Rimane il fatto che diverse attività commerciali e artigianali hanno chiuso i battenti negli ultimi anni a Castiglione d’Orcia. Probabilmente la sorte è simile a molti piccoli centri, dove la riduzione della popolazione comporta tra le note dolenti aggiuntive anche questa. Solo per stare agli ultimi due anni, ha chiuso un negozio di abbigliamento e calzature in Via Senese; sull’altro lato della stessa via una sartoria che aveva preso anche a realizzare souvenir su stoffa e tela ed appariva ben avviata. In Borgo Vittorio Emanuele, a fine Maggio scorso, ha cessato l’attività (trasferendosi altrove) l’unica parrucchiera unisex operante in paese.
Alcune voci danno per possibile l’apertura di un’attività analoga in diversa ubicazione: il tempo dirà se questo servizio potrà riprendere. In Viale Marconi è dei giorni scorsi la scomparsa di Roy Marchi, esercente di Torrita di Siena che aveva rilevato la macelleria aperta alcuni anni fa da una Cooperativa agricola e di allevamento. Anche in questo caso non ci sono notizie, ma appare improbabile che l’attività prosegua. Per completare il quadro delle “movimentazioni” c’è da aggiungere il prossimo trasferimento della farmacia da Via Ricci a Via del Fosso (locali ex Filiale Monte dei Paschi) e l’apertura in Via Senese di un’estetista. In quest’ultimo caso, però, l’apertura è stata preceduta dalla chiusura della stessa attività a Campiglia d’Orcia: dunque, sul territorio comunale, non si tratta in termini numerici di una nuova attività.
Daniele Palmieri