
Una mozione del Gruppo misto: "La giunta mantenga le promesse fatte"
Il commercio soffre i lavori che hanno spaccato in due la città. Ma soffre anche la carenza di parcheggi, acuita in maniera sensibile dalla chiusura del Cencione da due mesi. Due fattori che pesano. "Il Comune si impegni ad esentare dal pagamento della Tari per un numero di mensilità pari alla durata dei lavori gli esercizi commerciali situati nell’area da essi interessata che possano documentare una riduzione del loro volume d’affari pari o superiore al 30% rispetto agli stessi mesi delle annualità immediatamente precedenti", chiede con una mozione il Gruppo Misto. Sono i negozi che insistono fra piazza del popolo e via Conti, in modo particolare. Ma tuto il cuore del centro storico è "affaticato" dai cantieri e ci sono commercianti che lamentano una diminuzione del lavoro. "La giunta si impegni anche ad indicare una copertura di tale esenzione e a procedere a una conseguente variazione di bilancio nella sede del consiglio comunale, precisa Manola Guazzini. "I lavori hanno determinato una strozzatura che ha diviso in due il centro storico di San Miniato – sottolinea Guazzini – , provocando difficoltà gravi di accessi e di visibilità agli esercizi commerciali che insistono nelle aree interessate e, in qualche caso obbligandoli a periodi più o meno lunghi di chiusura eo a subire anche importanti disdette di prenotazioni". "Questa situazione – spioega la mozione del Gruppo Misto – ha causato notevoli danni economici in un’area dove insistono esercizi commerciali delle più diverse tipologie, e in alcuni casi gli unici esercizi della loro categoria rimasti nel centro storico di San Miniato; ed è quindi interesse pubblico primario prevenire situazioni di difficoltà, di crisi e di chiusura". Una mozione – che è stata depositata e sarà discussa nelle prossime sedute – si apprende, che poggia anche su un elemento importante: "in previsione di una situazione di questo tipo risulta che furono assunti nei mesi di aprile e maggio 2024 impegni nei confronti dei commercianti da parte di esponenti della giunta allora in carica e di quella attuale". C. B.