ILARIA VALLERINI
Cronaca

Via Cattaneo fra spaccio e risse: "Il commercio oggi un vago ricordo. Chiusi i negozi storici, noi barricati"

Il nostro reportage dopo il weekend di violenza: "Un problema di ordine pubblico e incuria. La notte è terribile" .

Il nostro reportage dopo il weekend di violenza: "Un problema di ordine pubblico e incuria. La notte è terribile" .

Il nostro reportage dopo il weekend di violenza: "Un problema di ordine pubblico e incuria. La notte è terribile" .

Le facce sono le stesse. Con qualche ruga in più o qualche ciuffo canuto che fa capolino. Siamo tornati in via Cattaneo e li abbiamo trovati là, saldi, al solito posto, dietro al bancone. Come delle ancore nella tempesta. "La situazione? E’ peggiorata". La voce rimbalza da un commerciante all’altro. Quelli che con le loro attività storiche non fanno solamente parte di un luogo, ma ne costituiscono l’identità. Specialmente dopo gli ultimi episodi del weekend scorso da far west: un uomo nordafricano che a bordo di un monopattino scappa armato di machete, braccato da altri stranieri che cercano di prenderlo a bottigliate. E poi un ragazzo malmenato nella notte tra domenica e lunedì. Intanto via Cattaneo si spopola con "le compravendite dei locali che sono in caduta libera e una svalutazione dei fondi anche del 50%". Ce lo dice l’agente immobiliare Massimo Nieri. "Otto anni fa, quando ho aperto il mio negozio, c’erano molte più attività aperte e la strada era più viva, c’era maggiore passaggio e una clientela più nutrita", afferma un commerciante. Invece, oggi, fuori da lì – per strada –, la storica ferramenta è sbarrata, stessa cosa per la cartoleria. Il fondo è chiuso, un cartello ben visibile recita la scritta "vendesi". La pizzeria è stata smantellata. Stessa cosa per l’osteria. Ci sono le insegne italiane accostate a quelle più recenti, straniere. Il kebab, il parrucchiere, l’alimentari halal. C’è chi ha aperto e poi chiuso. Stesso refrain ripetuto negli anni. "Il commercio è finito qua – dice una negoziante –. Era un’arteria importante a Pisa, ma oggi è solo un vago ricordo…". Poi "la notte esplode tutto". Risse, spaccio di stupefacenti e violenze sono un po’ all’ordine del giorno. "Negli ultimi anni sono state installate alcune telecamere in più, ma comunque la percezione nel quartiere è prevalentemente di insicurezza", racconta una commerciante. "Hanno sacrificato via Cattaneo", dicono da dietro il bancone della farmacia San Marco. "C’è un problema di ordine pubblico, nonostante siano aumentati i controlli delle volanti. A questo si somma un problema di manutenzione della strada che abbiamo segnalato alle autorità. A causa dell’incuria dei marciapiedi nel giro di due settimane due anziani sono caduti e sono stati medicati da noi in farmacia", afferma la titolare Letizia Ciucci. "La notte è il momento più critico - racconta Alessandro Sassetti della Pasticceria Lando -. Ci chiudiamo a doppia mandata in cucina per la preparazione dei nostri prodotti e spesso sentiamo grida provenire dalla strada e lanci di bottiglie. Nonostante gli sforzi che sono stati fatti sembra che non sia mai abbastanza. Sono dispiaciuto per questo clima, perché nel quartiere, come molti altri, ci sono cresciuto". "Facciamo un appello a chi può impegnarsi nell’implementare le forze dell’ordine" chiede Niko Pasculli (nella foto in alto) del Comitato di Porta Fiorentina. "Chi è scappato con un machete lo ha fatto perché una sola macchina di pattuglia non può bastare".

Ilaria Vallerini